12 C
Comune di Sciacca

Da agosto alla guida dell’Asp il nuovo manager Venuti e finora un solo incontro a Sciacca

Pubblicato:

Un solo incontro finora in Comune con la sindaca di Sciacca. A quanto pare, un appuntamento neanche programmato per tempo, ma di passaggio, il nuovo manager dell’Azienda ospedaliera di Agrigento ha fatto tappa a Palazzo di città per incontrare la prima cittadina nel suo ufficio. Una visita veloce, tanto che perfino la stampa locale è arrivata trafelata.

Il nuovo manager Gervasio Venuti a Sciacca lo conoscono e l’hanno visto davvero in pochi nonostante la lista di quanti vogliono incontrare l’ingegnere che, da Palermo, dalla guida del “Villa Sofia-Cervello”, è stato trasferito all’azienda agrigentina, aumenti sempre più. A parte gli organi istituzionali, c’è il mondo dell’associazionismo cittadino, in primis il Comitato civico per la sanità, organismo spontaneo che raggruppa la cittadinanza nato qualche anno fa per reazione all’abbandono subito dal “Giovanni Paolo II ” e per protesta dopo la perdita dello status di azienda ospedaliera del nosocomio saccense. Da tempo, il Comitato chiede un incontro, un momento di conoscenza e raffronto con il successore di Salvatore Lucio Ficarra, un’eredità non facile quella lasciata da Ficarra, adesso, dirottato alla guida dell’Asp di Ragusa.

Il nuovo manager Gerry Venuti si è insediato a ridosso del ferragosto e finora, le sue uscite pubbliche sono state davvero risicate.

Dopo il via libera alla rete ospedaliera siciliana che ha permesso lo sblocco delle assunzioni in campo sanitario in tutta l’isola, l’Asp agrigentina sembra ancora muoversi timidamente nonostante l’atavico problema di organico, mentre altre Asp come quella trapanese ad esempio ora indicata dalla ministra Lorenzin come esempio dei passi in avanti e che negli ultimi messi con più piglio ha avviato l’iter di reclutamento a tempo indeterminato di personale.

L’Azienda sanitaria agrigentina appena due giorni fa ha rilanciato l’immissione in ruolo di una lista di professionisti che implementerà gli organici degli ospedali della provincia, ma dai quali è escluso al momento, l’ospedale saccense.

Si tratta, infatti di un pediatra che ha già preso servizio presso il presidio ospedaliero di Licata, di un chirurgo per l’ospedale di Canicattì, di un cardiologo e di un neurologo per Agrigento e di tre radiologi , due dei quali già destinati ai presidi di Ribera e Licata.

Si perfezionerà l’assunzione per mobilità di quattro ostetriche, cinque operatori socio sanitari, due ausiliari e cinque infermieri professionali.

Intanto, però al “Giovanni Paolo II” resta difficile e complicata la situazione generale e in particolare in alcuni reparti come il Pronto Soccorso, l’area di emergenza ormai divenuta il simbolo di un ospedale sempre più destinato a vivere d’inerzia piuttosto che sollecitato e spinto da un piano aziendale di rilancio ben preciso che ancora non si conosce.

 

Articoli correlati

Articoli Recenti

spot_img