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Dose di droga mortale a una giovane riberese, per Zinerco pena definitiva e da stasera il carcere

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E’ tornato in carcere, questa sera, Valerio Zinerco, di 30 anni di Ribera, accusato di avere fornito a Jessica Miceli, una ragazza di Ribera di appena 20 anni, la dose di eroina che ne ha provocato la morte. Poche ore dopo la sentenza, da parte della Cassazione, che ha confermato la pena a 9 anni di reclusione decisa dal Tribunale di Sciacca e passata senza modifiche in appello, Zinerco è stato associato dai carabinieri della tenenza di Ribera al carcere di Sciacca. Zinerco era ai domiciliari dopo un periodo di detenzione in carcere. Per lui il fine pena è 15 luglio 2023. Tornerà libero tra circa 6 anni. E’ stato ritenuto il personaggio centrale dell’operazione antidroga Veleno condotta a Ribera dai carabinieri. Per lui condanna anche al pagamento di una multa di 32 mila euro e al risarcimento alla parte civile, il padre, la madre e la sorella della giovane, assistiti dall’avvocato Rino Messina, di 250 mila euro più le spese legali, quantificate in 5 mila euro.  E’ stata un’intercettazione ambientale a caricare un macigno su Zinerco. E’ del 15 febbraio 2012 e rappresenta l’elemento cardine che consente agli inquirenti di indicarlo come colui che avrebbe fornito, un mese e mezzo prima, a Jessica Miceli quella dose di eroina che poi ha ucciso la ragazza. Zinerco parla, in auto, con un altro riberese coinvolto nell’operazione  “Veleno” e racconta quanto accaduto quella sera: “La cosa c’era la sopra, giusto..cioè, io non è che ti sto dicend…non è che ti dico che te la devi fare per forza, la sopra era..gli ho detto oh se ti vuoi fare uno schizzo te lo fai”.  La difesa di Zinerco, con l’avvocato Giovanni Forte in tutti i gradi di giudizio e l’avvocato Antonino Augello in Cassazione, ha dato, invece, una lettura diversa, sostenendo, anche con una consulenza, che non è stata quella dose a provocare la morte della giovane.

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