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Comune di Sciacca

La mattanza dei randagi a Muciare, presidente dell’associazione Anta presenta denuncia

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Aumenta il numero dei randagi massacrati in contrada Muciare con delle polpette avvelenate, un piano per sterminare quei randagi che popolavano la zona e che avevano più volte attirato l’attenzione per la sicurezza del posto.

Ma qualcuno ha pensato di risolvere da sé il problema della zona utilizzando del veleno celato in cibo per le povere bestie ritrovate morte nella contrada. In queste ore,  il veterinario del distretto di Sciacca, Gino Raso, oltre a fare le comunicazioni alla Procura di Sciacca, si  sta occupando anche del trasferimento delle carcasse. Sarà l’Istituto Zooprofilattico di Sicilia ad effettuare le analisi per stabilire che tipo di veleno è stato utilizzato.

Non è la prima volta che episodi di questo genere si verificano a Sciacca dove l’allarme randagismo è divenuta una piaga e più frequenti episodi incresciosi di questo genere. Qualche settimana fa un cane è stato avvelenato in via Sacro Cuore e due sono stati salvati grazie al tempestivo intervento dei veterinari dell’Asp.

Intanto, la strage dei cani di Muciare, ha provocato una forte reazione di sdegno e condanna da parte dell’opinione pubblica mentre le associazioni animaliste presenti in città hanno preso posizione rispetto la vicenda come l’associazione “Anta” che tramite la presidente del sodalizio animalista,Anna Maria Friscia ha fatto sapere di essere pronta a presentare una denuncia contro ignoti.

La stessa Friscia ha poi sollecitato un’apertura urgente da parte il Comune di Sciacca alle associazioni ambientaliste in grado di fronteggiare la barbarie che si consumano contro gli animali.

 

 

 

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