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Montevago, il sindaco teme che l’acqua non sia ancora potabile. L’Asp: “I privati ripuliscano le cisterne”

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Margherita La Rocca Ruvolo non ha ancora revocato, malgrado le nuove indicazioni fossero favorevoli, l’ordinanza emanata il 20 gennaio a seguito dell’inquinamento dell’acqua segnalato dalle periodiche analisi dell’Asp. Le recenti notizie, riguardanti la rispondenza dell’acqua nei punti di consegna, hanno comunque indotto il sindaco a temporeggiare, ritenendo necessario effettuare ulteriori verifiche sulla qualità dell’acqua al rubinetto, sospettando che questa non sia ancora del tutto salubre. In tale direzione ha chiesto chiarimenti all’Asp, che ha risposto evidenziando che, in considerazione dell’erogazione discontinua, e tenuto conto del fatto che lo stoccaggio dell’acqua avviene all’interno di serbatoi di accumulo e distribuita attraverso la rete privata, delle quali non si conosce l’effettiva manutenzione e pulizia, c’è la possibilità che si formino quelli che vengono definiti biofilm e ricrescite microbiche negli impianti privati. In questo caso, però, la responsabilità è dei privati.

L’Asp fa notare, dunque, che per garantire che l’acqua anche al rubinetto possa mantenere la conformità dei parametri di legge, i responsabili della rete privata effettuino interventi di manutenzione e pulizia dei propri impianti (cisterne e condutture), per permettere l’eliminazione periodica delle incrostazioni dei diffusori delle docce e dai rompliflusso dei rubinetti. “È buona norma inoltre – si legge nella risposta del Dipartimento di prevenzione Servizio igiene alimenti e nutrizione – fare fluire l’acqua dai rubinetti per qualche minuto prima di consumarla, specie dopo il periodo notturno e dopo un lungo periodo di non utilizzo”.

Domani il sindaco revocherà l’ordinanza, ma nel frattempo ha disposto la distribuzione delle raccomandazioni dell’Asp a privati e commercianti, affinché effettuino la manutenzione dei loro impianti.

 

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