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Non era in gravidanza la donna sbarcata la settimana scorsa con altri 10 migranti a Seccagrande, Mareamico: “Grosse navi per il trasportarli”

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Non era in gravidanza la donna tunisina sbarcata la settimana scorsa con altri 19 migranti sulla spiaggia riberese di Seccagrande ed è stata successivamente condotta presso un centro di accoglienza di Messina. E’ stato verificato durante i successivi accertamenti svolti in ospedale, a Sciacca.

Un arrivo di un gruppo cospicuo di migranti forse lasciato da una grande imbarcazione che poi ha preso il largo. L’ipotesi è avanzata perché, nonostante il pattugliamento subito avviato dalla Capitaneria di Porto Empedocle, competente in questo tratto di mare, nessun natante è stato avvistato. Prima che il gruppo riuscisse a dileguarsi, grazie alle segnalazioni ricevute, sul luogo dello sbarco sono arrivati, in forze, i carabinieri della tenenza di Ribera e della compagnia di Sciacca e gli agenti del commissariato di polizia saccense. Alcuni migranti potrebbero essere riusciti a fuggire.
E, intanto, Claudio Lombardo, di Mareamico, dopo un servizio di Striscia la Notizia, rilancia:

“La nostra teoria che nel mediterraneo ci siano delle grosse “navi madre” che “accompagnino” fino al limite delle acque territoriali italiane i migranti e poi li carichino su dei barchini, è stata confermata dalla Procura di Agrigento”.

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