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Una notte in tenda per Franco Valenti, la protesta del sindaco di Santa Margherita in occasione dell’anniversario del terremoto

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Domenica 14 gennaio, presso l’area incompleta del quartiere di via Cannnitello (via 15 gennaio) a Santa Margherita Belice,  si terrà una veglia per evidenziare il mancato completamento della ricostruzione, l’abbandono e la precarietà delle opere incompiute nonostante le promesse che lo Stato non è mai riuscito a garantire. Per provare a dare un segnale forte  l’amministrazione guidata dal sindaco Francesco Valenti passerà la notte all’interno delle tende installate presso quella che rimane ancora oggi una delle aree  incompiute della cittadina: pozzi neri al posto della rete fognaria, cavi volanti e luci da cantiere al posto delle linee elettriche. Autobotti che suppliscono all’assenza della rete idrica. Banchi di terra al posto di strade e marciapiedi. A Santa Margherita Belice, dopo mezzo secolo dal sisma, la ferita è ancora aperta. Tanti cittadini ancora aspettano il contributo per ricostruire la prima unità immobiliare, un intero quartiere è privo di opere di urbanizzazione primarie. “Purtroppo per i margheritesi il 50° anniversario del terremoto sarà anche il giorno in cui ci sentiamo di evidenziare le problematiche che ruotano intorno al mancato completamento della ricostruzione – afferma  il sindaco Francesco Valenti che  ricorderà l’anniversario in una tenda proprio nel cuore della “Città Incompiuta”. Dopo mezzo secolo dal terremoto  – sottolinea il sindaco  – il 14 gennaio, alle ore 21,  deporremo una corona di fiori al Cristo Redentore che rappresenta un Monumento in memoria dei caduti del sisma 1968, ci incammineremo lungo la via Cannitello (15 gennaio) per   passere la notte all’interno delle tende installate per l’occasione dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa nell’area che rappresenta ancora oggi una ferita da rimarginare”.

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