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Comune di Sciacca

Danno d’immagine? Solo nell’immaginario di persone prive di cultura e dignità. Sciacca non ha alcun bisogno di “riabilitarsi” di fronte a loro

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Collocando per un momento sullo sfondo il triste fatto che ha generato un dibattito che ormai ha del grottesco, quello che sta venendo fuori in queste ore è il “timore” di un pesante danno d’immagine che la città di Sciacca starebbe subendo. Ma è, secondo noi, una strada sbagliata, quella che anche le stesse autorità civiche hanno deciso di percorrere. Cosa significa danno d’immagine? Come è possibile scongiurarlo? Ma, soprattutto: nei confronti di chi il buon nome della nostra città deve essere “riabilitato”? Vi invitiamo a ragionarci sopra.

Chi, di buonsenso, può percepire un presunto “danno d’immagine” di Sciacca? Chi può essersi fatto un’idea addirittura antropologicamente scorretta dell’essenza stessa di questa città, di chi ci è nato, di chi ci vive? Il danno d’immagine, in questa vicenda, si sta configurando nell’immaginario di persone che agiscono d’impulso, che non conoscono storia, cultura e dignità di un territorio, arrivando addirittura ad estendere la responsabilità di un fatto increscioso ad un’intera popolazione. Ma ad agire così sono soggetti prevenuti, privi del dono della conoscenza, indotti da un odio che, probabilmente, scaturisce da problemi di natura personale, non certo (nella fattispecie) dall’amore per gli animali. Sono queste le categorie di persone nei confronti delle quali Sciacca dovrebbe riabilitarsi? Non è assurdo tutto questo? Tutti i cittadini di Sciacca, rappresentati dal Comune, dovrebbero quasi “scusarsi” con chi li accusa di essere degli uccisori di cani (assassini significa un’altra cosa)?

Sciacca non ha bisogno di rifarsi alcuna verginità nei confronti di alcuno. Ad uccidere i cani randagi di Muciare avvelenandoli non sono stati certo gli oltre 40mila abitanti del suo comune. È chi sostiene l’opposto che dovrebbe scusarsi, non il contrario. Le persone perbene, quelle che possiedono capacità di discernimento, rimangono in maggioranza. Anche all’interno dei gruppi animalisti. Ed è ammirevole, in tale direzione, il senso di responsabilità di Anna Maria Friscia. Nei confronti di queste persone Sciacca non ha subito alcun danno d’immagine. Ecco perché non occorre alcun processo di riabilitazione della storia e della cultura di questa città.

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