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I Gruppi Archeologici d’Italia: “Sciacca grazie a Sebastiano Tusa ha il Museo del Mare e può esporre i cannoni recuperati”

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Sebastiano Tusa era socio onorario e presidente dei Gruppi Archeologici Subacquei d’Italia ed è grazie a lui che Sciacca oggi ha un Museo del Mare e che può esporre i cannoni recuperati, nel sito di Coda della Volpe, prima dalla Hippocampus e poi dagli stessi Gruppi Archeologici.

Lo ricordano oggi i componenti del gruppo di Sciacca che vogliono sottolineare proprio il ruolo che Tusa ha avuto “per l’archeologia del mare e per Sciacca, cui lo legava non solo un rapporto professionale, ma anche affettivo con tanti amici e stimatori del suo operato. Sciacca deve a Sebastiano Tusa la musealizzazione dei reperti archeologici rinvenuti nel mare di Sciacca, grazie alle campagne di scavo autorizzate dallo stesso in qualità di Soprintendente del Mare e condotte dai Gruppi Archeologici d’Italia- Sede di Sciacca. L’acume di Sebastiano Tusa contribuì alla nascita della Soprintendenza del Mare e proprio a Sciacca si è determinato sin dal 2004 quell’approccio sistematico alla cultura, alla tradizione ed alla storia del rapporto tra l’uomo ed il mare – con cui ha operato, ha affrontato tematiche, studiato siti e relitti inerenti l’evo antico, ma anche quelli medievali e moderni, nonchè le tradizioni marinare contemporanee.”
E poi ricordano che Sciacca , grazie a Tusa ha il “Museo del Mare”, vero tesoro di memoria per attivare campagne di studio, di tutela, di vigilanza, di fruizione del patrimonio archeologico subacqueo, storico, naturalistico e demo-antropologico del mare saccense. Non solo la Sicilia, ma il mondo intero ha perso un uomo di elevata cultura”.

Nella foto, Sebastiano Tusa accanto a uno dei cannoni recuperati nel mare di Sciacca

 

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