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Comune di Sciacca

Iniziative nella biblioteca chiusa al pubblico, ma l’amministrazione sottolinea: “un modo per avvicinare i cittadini”

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“Un contenitore con appuntamenti periodici, in cui a parlare saranno gli autori, attraverso le loro opere, i loro scritti, quello che il loro ingegno ci ha lasciato in eredità”. E’ questa la descrizione che una nota ufficiale del Comune di Sciacca riporta per presentare la nuova iniziativa culturale che prenderà il via domani dal titolo “Diamo voce ai libri”, evento promosso dall’assessorato alla cultura. 

Il primo evento sarà dedicato all’illustre storico saccense Tommaso Fazello, considerato il padre della storia siciliana e si svolgerà domani, giovedì 25 ottobre , alle ore 17, nella sede monumentale della biblioteca “Cassar”, nell’atrio superiore del Palazzo Municipale.

“Un modo per avvicinare – si legge ancora nella nota stampa del Comune –  i cittadini ai libri, alla lettura e alla biblioteca comunale che custodisce un patrimonio di memoria, di saperi e di cultura tutto da scoprire e da leggere”. Peccato che la biblioteca comunale è chiusa da diversi mesi. La sua sede centrale per problemi strutturali che non garantivano la sicurezza al suo interno dei visitatori sono off limits dal maggio del 2017. Da tempo, si chiedono interventi per la salvaguardia anche di quel patrimonio, messo a rischio da umidità e polvere, che negli intenti dell’iniziativa culturale promossa dal Comune di Sciacca si vorrebbero promuovere e diffondere a tutti i cittadini.

Ma come si possono avvicinare i cittadini ad un patrimonio che al momento, risulta non  fruibile e non accessibile? La domanda è lecita, ma non è l’unica contraddizione che la comunicazione ufficiale porta con sé. Mentre la nota indica come sede dell’iniziativa la stessa biblioteca “Cassar”, la locandina, invece, indica la sala Blasco.

Non si tratta tuttavia della prima volta che l’amministrazione comunale organizza, sebbene in maniera del tutto fuorviante dalla confusione generata dalla comunicazione, un evento di tal genere proprio nei saloni chiusi al pubblico. Lo scorso 27 gennaio, in occasione della ricorrenza della Giornata della Memoria, è stato organizzato, tra le polemiche politiche,  un incontro proprio nello stesso salone che adesso, accoglierà il “contenitore periodico”. In realtà, l’ingresso nella sala venne autorizzato dagli uffici tecnici comunali con la limitazione di venticinque persone per volta al suo interno. Si può facilmente immaginare che la limitazione numerica varrà anche per il ciclo di incontri. Ma che senso ha che un’istituzione pubblica organizzi un evento per un gruppo limitato di persone quando tra i suoi intenti ha la massima condivisione?

Negli ultimi mesi, da quando una parte del patrimonio librario è stato spostato e trasferito in quella che dovrebbe essere la nuova sede della biblioteca, negli spazi del complesso Sant’Anna, le visite del pubblico sono scese paurosamente così come la consultazione dei testi. La catalogazione dei libri, è un’opera incompiuta. Alcuni volumi, frutto di una donazione di un privato, risultano stipati nei magazzini dello stesso complesso in attesa di spazi e scaffali che non ci sono. Insomma, la confusione regna sovrana. Il resto del complesso librario, quello più antico e prezioso, è invece rimasto nella sua sede centrale, in attesa di qualche intervento che possa consentire la riapertura.

Intanto, il comunicato della nuova iniziativa culturale specifica: “L’incontro sarà aperto dai saluti istituzionali del sindaco Francesca Valenti, del vicesindaco e assessore alla Cultura Gisella Mondino, del dirigente del I Settore del Comune Michele Todaro. Ci sarà, quindi, una breve introduzione sull’autore a cura di Angela Scandaliato; e si darà alla fine voce a Tommaso Fazello con le letture di Raimondo Moncada”.

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