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Chiude il corso di laurea in Beni culturali e archeologici di Agrigento, finisce l’era del CUPA

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E’ stato per tanti anni il simbolo del Consorzio Universitario di Agrigento, ma non ci saranno più gli studenti universitari isolani a condurre i così preziosi e unici scavi del parco archeologico di Agrigento.

Ad annunciare la chiusura del corso di laurea più rappresentativo della sede decentrata dell’ateneo palermitano, è stato lo stesso rettore Fabrizio Micari .

“Abbiamo preso a malincuore una decisione sofferta – ha dichiarato il rettore dell’Università Fabrizio Micari al Gds-. Invitiamo gli assessorati all’Economia e alla Formazione a dare risposte certe sul futuro e sulle risorse da investire sul polo decentrato di Agrigento. Come Università abbiamo sempre creduto nei poli decentrati: a Trapani abbiamo investito nell’ultimo biennio inaugurando nuovi corsi di laurea disegnati sul territorio. Ad Agrigento abbiamo investito lavorando proprio sulle peculiarità della città agrigentina. Purtroppo dal prossimo anno accademico ci troviamo costretti a chiudere un corso di laurea“.

Via da Agrigento il corso di laurea in Beni culturali e archeologici che per più di un ventennio, ha avuto sede a Villa Genuardi, storica struttura che si affaccia sulla Valle dei Templi e adibita a parte del polo universitario del consorzio

Un altro paradosso tutto siciliano dove nella città, culla della cultura greca, con il più grande parco archeologico del mondo, chiude definitivamente il corso più importante.

In realtà, le cose non vanno meglio neanche per gli altri corsi di laurea dislocati nella sede di contrada Calcarelle, dove non risultano più corsi attivi da architettura a giurisprudenza e servizio sociale e si garantisce solo la fine dei corsi soltanto per chi non è più matricola.

 

 

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