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Menfi rischia di perdere l’ufficio del Giudice di Pace, i Comuni delle Terre Sicane si fanno da parte

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L’Ufficio del Giudice di Pace di Menfi torna a rischio soppressione. Questa volta ci sono difficoltà da parte dei comuni delle Terre Sicane a sostenere le spese per il funzionamento. I consigli comunali non  si sono accollati le spese o il personale da comandare  presso il Centro civico di Menfi.
Nel giugno 2016, a votare la recessione dalla convenzione associata è stato il consiglio comunale di Montevago e un mese dopo quello di Sambuca di Sicilia.   Rimasero Menfi, che ha comandato un istruttore amministrativo, e Santa Margherita, che ha trasferito un operatore. A seguito del rinnovo amministrativo del giugno scorso, l’amministrazione di Santa Margherita ha proposto di sottoporre all’esame del nuovo consiglio comunale la convenzione per il mantenimento dell’ufficio del Giudice di Pace di Menfi. Ma il civico consesso, all’unanimità, ha deciso in direzione opposta bocciando la proposta e quindi allineandosi alle scelte votate dal consiglio comunale di Montevago e di Sambuca.
Il recesso dalla convenzione, comporta il rientro a Santa Margherita di Belice del dipendente che era stato a comandato a Menfi, oltre a un risparmio di circa 40 mila euro annue. A Santa Margherita spiegano di non avere votato
la nuova proposta di convenzione, che prevedeva la compartecipazione del comune nel mantenimento dell’ufficio del Giudice di pace, perché rispetto all’originaria convenzione adottata nel 2014, nel testo della proposta di oggi manca uno dei presupposti fondamentali che era alla base della convenzione e cioè il mancato impegno collegiale da parte dei quattro Comuni dell’Unione.

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