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Alloggi popolari di Largo Martiri di via Fani: un appalto infinito. Residenti pronti ad occupare l’Urega

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Sono trascorsi due anni abbondanti da quando Carmelo Pace, assistito dal Prefetto Nicola Diomede, convocò gli ex residenti di Largo Martiri di via Fani per comunicare loro, in un incontro pubblico che si svolse all’interno dell’aula consiliare Leonardo Frenna la notizia che la gara era pronta per essere espletata. Non mancarono, in quella circostanza, i dubbi e le perplessità dei cittadini. Avevano ragione loro. E oggi, di fronte ai ripetuti rinvii, si dicono perfino pronti ad occupare i locali dell’Urega (Ufficio Regionale Gare) di Agrigento. Non riescono a capire perché l’appalto per la demolizione e ricostruzione degli alloggi popolari evacuati perché pericolanti (costruiti negli anni Settanta con cemento depotenziato) non possa ancora concretizzarsi. E parlano di veri e propri misteri. “La prossima settimana andremo ad occupare pacificamente e democraticamente la sede dell’Urega di Agrigento”, ha detto Angelo Renda, uno dei residenti, responsabile di Sinistra Italiana. La protesta riberese nasce dal fatto che l’appalto delle 10 palazzine di Largo Martiri di via Fani, da demolire e da ricostruire, non si riesce proprio a portare a termine. Ieri a Risoluto.it anche il sindaco di Ribera Carmelo Pace ha protestato, giustificando l’esasperazione dei cittadini, ricordando che il Comune sovvenziona con un contributo di 250 euro al mese per singolo nucleo familiare, le spese per l’affitto degli alloggi che gli sfollati sono stati costretti a reperire.

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