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Comune di Sciacca

Sviluppo economico. Le opportunità della Strategia nazionale per le aree interne domani in un convegno organizzato dalla CGIL a Ribera

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Le “aree interne” della provincia di Agrigento riguardano il 91% dei comuni, il 24.4 % della popolazione residente ed il 78,2% della superficie. Numeri importanti, che nella prospettiva del nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei 2014/2020 assegnano un ruolo centrale allo sviluppo locale e alle politiche territoriali. È in tale ottica che la Strategia Nazionale per le Aree Interne contiene opportunità specificatamente dedicate proprio a quelle aree della Sicilia che si caratterizzano per un più elevato e differenziato grado di marginalità e svantaggio. In Sicilia sono state definite 5 aree che aggregano Comuni definiti intermedi, periferici e ultra periferici per la loro elevata distanza dai “centri erogatori di servizi”, sulla base della classificazione operata dal Comitato Tecnico Nazionale Aree Interne. Una di queste Aree è nella provincia di Agrigento. Non a caso lo scorso novembre è stato approvato il preliminare della Strategia dei “Monti Sicani”:  sono 32 i milioni di euro per i comuni interessati: Alessandria della Rocca, Bivona, Cianciana, San Biagio Platani, Santo Stefano di Quisquina, Burgio, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Lucca Sicula, Montallegro, Ribera, Villafranca Sicula. “In queste aree – osserva Massimo Raso, segretario provinciale della CGIL – si dovranno, pertanto, attuare azioni finalizzate all’innalzamento quantitativo e qualitativo dei servizi essenziali rivolti alla popolazione insieme a progetti di sviluppo locale che dovranno essere indirizzati in particolare ai seguenti settori/ambiti tematici: tutela del territorio e comunità locali; valorizzazione risorse naturali culturali e turismo; sistemi agroalimentari e sviluppo locale; risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile; saper fare e artigianato”. La CGIL Sicilia, insieme a quella Agrigentina ed alla “neonanta” struttura di Zona di Sciacca, ritengono che sia giusto ed utile confrontarsi  su queste tematiche: sulle tematiche della SNAI, su quella dei “piccoli comuni” che non sono dentro questa “Strategia” ma che vivono esattemente le stesse problematiche, più complessivamente sulle tematiche dello sviluppo. “Vero è che non è stata previsto alcun obbligo (a differenza di altri strumenti di “programmazione negoziata” del passato, dai patti territoriali ai GAL), ma riteniamo che l’apporto positivo e propositivo delle nostre organizzazioni sia utile”, ha detto Raso. Per discutere di tutto questo e dei problemi dei “piccoli comuni”  domani pomeriggio dalle 16.30 a Ribera si svolgerà nella Sala Consiliare del Comune di Ribera una iniziativa cui oltre a Raso parteciperanno il sindaco di Ribera Carmelo Pace, il segretario della Cgil zona di Sciacca Franco Colletti, il responsabile del dipartimento Attività produttive della Cgil Sicilia Ferruccio DONATO, il ricercatore CNAI Filippo Tantillo e l’assessore regionale alle attività produttive Girolamo Turano. A concludere i lavori sarà Monica Genovese, segretario regionale della Cgil.

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