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Comune di Sciacca

All’evento di Cusumano scoppia la scintilla tra la Valenti e Di Paola. Lui si arrabbia, lei sorride

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L’evento voluto da “Sciacca Democratica”, ieri, per aprire un confronto su politica e futuro, almeno è quello dichiarato dallo stesso promotore Nuccio Cusumano, si è presto trasformato in terreno di scontro facendo implodere i rapporti, mai distesi, tra il sindaco Francesco Valenti e l’ex sindaco Fabrizio Di Paola. 
Fabrizio Di Paola, in realtà, all’evento del gruppo che sostiene l’amministrazione Francesca Valenti, ieri mattina,  era stato invitato come ospite d’onore dall’ex senatore che oltre al predecessore ha voluto convocare anche gli altri ex sindaci della città. C’era, infatti anche l’ex Mario Turturici ed ovviamente, anche l’attuale sindaco Francesca Valenti.

L’avvocato Di Paola, chiamato a chiudere il dibattito incentrato sulle possibilità di sviluppo di Sciacca e territorio, nel corso del suo intervento, ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino proprio nei confronti di quella compagine politica con la quale più volte, in passato, i toni dello scontro sono stati durissimi. L’ex sindaco ha ringraziato l’ex senatore per l’invito, ma successivamente ha tuonato contro l’attuale sindaco e gli slogan coniati dalla coalizione del centrosinistra contro la sua amministrazione e il suo mandato. Ribadendo di non aver gradito quello slogan ingiusto, cavallo di battaglia della Valenti in campagna elettorale: “Mai più cinque anni così”.

Oggi la sindaca Francesca Valenti così ha commentato sul suo profilo Facebook l’intervento di Di Paola: “L’estate di San Martino – scrive la prima cittadina –  a riscaldare una splendida domenica mattina.  Un appuntamento interessante. “Punto e a capo”: un evento voluto da “Sciacca Democratica” per aprire un confronto su politica e futuro. Invitati, tra gli altri, gli ex sindaci Turturici e Di Paola.  In un clima sereno, Mario Turturici ha fatto un intervento pregevole, pacato e propositivo.
“Poi, la scena – racconta la Valenti – è dell’avv. Fabrizio Di Paola, addirittura chiamato a chiudere. Un’occasione troppo ghiotta per non propinare una “lezione” squallida, livorosa, inopportuna, inelegante.
Ovvio. Siamo punto e a capo. Calunnie e diffamazioni lamentate con vittimismo. Calunnie e diffamazioni che sono bugie immaginate per legittimare i continui e scomposti attacchi nei miei confronti con la logica dell’etica della reciprocità.
Si preferisce dimenticare che l’amministrazione Di Paola non è oggetto del mio giudizio. Non è proprio nei miei pensieri. L’amministrazione Di Paola è stata bocciata dai cittadini. Il giudizio è espresso dal popolo sovrano con il proprio voto.
Non sono riuscita neppure ad indignarmi. Ho sorriso.
Ho visto solo la rabbia di chi ha perso il proprio “potere” e accarezza il “sogno” di riprenderselo”.

 

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