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Palermo. Niente più rifiuti a Catania, 50 comuni nei guai

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Da stamattina 50 comuni circa non hanno più una discarica nella quale portare l’immondizia indifferenziata. La struttura di Oikos a Motta Sant’Anastasia, in provincia di Catania, ha infatti chiuso i cancelli ai camion provenienti da EcoAmbiente, dove i 50 Comuni del Palermitano e del Trapanese portano l’immondizia per un primo trattamento.
La raccolta, così, si blocca di fatto. A Bagheria, ad esempio, il sindaco Patrizio Cinque ha annunciato “l’impossibilità, a partire da oggi, di effettuare il servizio di raccolta dell’indifferenziato”. La conseguenza, per il centro alle porte di Palermo, è uno stop and go: al momento i rifiuti restano sui camion, ma ovviamente una soluzione dev’essere trovata a breve scadenza. “La situazione – dice il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina – è diventata insostenibile”. Analoga la situazione a Termini Imerese: “Da domani – dice il sindaco, Francesco Giunta – non saremo più in grado di raccogliere l’immondizia”. I 50 comuni del Palermitano lavoravano al momento in un regime provvisorio. Al momento, infatti, i rifiuti venivano portati a Bellolampo per essere trattati nell’impianto di EcoAmbiente e poi, da lì, a Motta Sant’Anastasia. Adesso, però, Oikos, che gestisce la discarica catanese, ha chiesto una garanzia bancaria o assicurativa di quasi due milioni di euro che EcoAmbiente non è in grado di dare.

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