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Sciacca, dopo l’assoluzione giovane romena torna a beneficiare del reddito di cittadinanza

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Pochi mesi dopo il non luogo a procedere disposto dal gup del Tribunale di Sciacca per l’accusa di indebita percezione del reddito di cittadinanza, per Loredana Chiriac, di 32 anni, romena, l’Inps ha annullato la richiesta di pagamento di ben 18.600 euro e riattivato il reddito di cittadinanza.

L’accusa nei confronti della giovane era stata mossa perché non avrebbe avuto il requisito, la residenza in Italia da almeno 10 anni, per riscuotere 18.600 euro di reddito di cittadinanza.

Loredana Chiriac, invece, con i suoi difensori, gli avvocati Calogero e Mariangela Santangelo, ha dimostrato che il requisito c’è sempre stato visto che è in Italia dal 2008 e che la sua prima carta d’identità, dal Comune di Sambuca, l’ha ritirata nel 2009. Nel suo periodo iniziale in Italia aveva il cognome del marito, dal quale poi si è separata. In pratica, non si era tenuto conto del fatto che le donne che si sposano in Romania prendono il nome del marito. Si tratta, però, della stessa persona.

Per ricostruire tutto questo l’avvocato Santangelo ha richiesto e ottenuto la documentazione dalla Romania. Il legale della giovane romena ha prodotto anche la sentenza di divorzio del Tribunale di Macin, distretto di Tullea, in Romania, del 2013.

Adesso all’avvocato Santangelo sono arrivate le comunicazioni da parte dell’Inps. La giovane romena non dovrà pagare nulla e anzi l’istituto ha comunicato di avere riattivato i pagamenti del reddito di cittadinanza.

Nella foto, gli avvocati Calogero e Mariangela Santangelo

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