Una giornata dedicata alla creatività che diventa strumento di riscatto sociale. È questo lo spirito di “Uniamo i fili della solidarietà”, il primo happening delle sartorie sociali siciliane che si tiene oggi a Sciacca, presso la Reggia di Kokalos. Un evento unico nel suo genere, promosso dal Centro di servizi per il volontariato di Palermo con il patrocinio del Comune di Sciacca, assessorato alla Famiglia e alle Politiche sociali.
L’appuntamento, che riunisce quindici sartorie sociali provenienti da tutta la Sicilia occidentale, si propone come momento di confronto, scambio di idee e valorizzazione di buone pratiche. Durante l’intera giornata saranno allestite bancarelle solidali e spazi di dialogo, con l’obiettivo di rafforzare il legame tra realtà che operano quotidianamente per l’inclusione e il sostegno delle fasce più fragili della popolazione.
Le sartorie sociali vengono presentate dal Cesvop come “un modello di inclusione sociale dove l’arte del cucito diventa strumento di rinascita, integrazione e valorizzazione di competenze individuali”. Non semplici laboratori artigianali, dunque, ma veri e propri presìdi di comunità, in cui la manualità si intreccia con la solidarietà e la formazione con l’empowerment.
“Obiettivo dell’iniziativa – dice l’assessore alle Politiche Sociali Agnese Sinagra – è quello di scoprire, connettere e far dialogare le tante, straordinarie realtà delle province di Agrigento, Caltanissetta, Trapani e Palermo, in un virtuoso scambio di esperienze e di valori. Sciacca è presente come luogo di ospitalità di questo primo appuntamento e come significativo punto di riferimento di sartorie sociali, come quelle promosse dalle associazioni Agra e Sciacca Experience”.
“Le sartorie sociali – aggiunge l’assessore Sinagra – sono luoghi dove si cuce non solo stoffa, ma anche relazioni, fiducia e futuro. Sono laboratori di sartoria nati con una finalità non solo produttiva, ma soprattutto sociale e inclusiva. Si tratta di realtà che offrono opportunità lavorative e formative a persone in situazioni di fragilità o emarginazione, come ad esempio donne vittime di violenza, migranti, ex detenuti, disoccupati di lunga durata o persone con disabilità. A Sciacca grazie al Cesvop, alla associazione Agra, alla associazione Sciacca Experience, la solidarietà fra le donne diventa una realtà molto importante e coinvolgente”.