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Tacchi in casa e rumori molesti: risarcimento fino a 10.000 euro e rischio reato per chi disturba in condominio

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Condominio e rumori molesti: la Cassazione apre al risarcimento per chi disturba la quiete domestica con i tacchi. Scopri quando puoi chiedere un risarcimento e cosa prevede la legge.

In condominio, il rumore provocato dai tacchi può costituire non solo un fastidio quotidiano, ma anche un vero e proprio danno risarcibile. È quanto confermato da una recente sentenza della Cassazione, che ha dato ragione a una residente di Sesto Fiorentino, riconoscendole 10.000 euro di risarcimento per l’impatto psicologico causato dai rumori notturni provenienti dal piano superiore.

Rumori da tacchi in casa: quando diventano illegali

Secondo l’articolo 844 del Codice Civile, i rumori in condominio devono restare entro i limiti della normale tollerabilità. Se il suono dei tacchi o di calzature rumorose supera i 40 decibel di notte (o i 50 di giorno), il vicino disturbato può avviare un’azione legale, a patto che disponga di una consulenza tecnica fonometrica che certifichi il superamento dei limiti.

Il ruolo del regolamento condominiale

In molti casi, i regolamenti condominiali vietano espressamente l’uso di scarpe rumorose in determinati orari. Il mancato rispetto può rappresentare una violazione contrattuale e giustificare l’intervento dell’amministratore o del giudice.

Quando scatta il reato: l’articolo 659 del Codice Penale

Chi disturba il riposo o le occupazioni altrui rischia anche sul piano penale. L’art. 659 c.p. punisce con fino a 3 mesi di arresto o 309 euro di ammenda chi genera rumori molesti, anche attraverso l’uso inappropriato di strumenti acustici o tramite comportamenti rumorosi ripetuti.

Tuttavia, perché il reato sia configurabile, è necessario che il disturbo sia percepito da più persone e non solo da un singolo vicino. A confermarlo è la Cassazione (sent. n. 2071/2024), secondo cui è rilevante la presenza di segnalazioni multiple all’interno dello stabile.

Disturbo reiterato e stalking condominiale

In alcuni casi estremi, la condotta molesta può sfociare nel reato di stalking. È accaduto a una donna condannata dalla Corte di Cassazione (sent. n. 44261/2024) per aver reso invivibile la vita del vicino con rumori continui e atti intimidatori. Quando il disturbo genera ansia, stress o compromette le abitudini di vita, è possibile sporgere querela anche senza il coinvolgimento di altri condomini.

Come difendersi dai rumori in condominio

Se subisci rumori molesti da tacchi o calzature rumorose:

  • Verifica il regolamento condominiale;
  • Documenta i rumori con registrazioni fonometriche;
  • Chiedi l’intervento dell’amministratore;
  • Se il disturbo persiste, valuta un’azione civile per danni o, nei casi più gravi, una denuncia per stalking.

Giacomo Cascio
Giacomo Cascio
CEO Blue Owl s.r.l. agency - Editore Risoluto.it

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