Hai interrotto la tua carriera o hai avuto anni di lavoro discontinui? I contributi volontari INPS possono aiutarti ad aumentare l’importo della tua futura pensione e a raggiungere i requisiti minimi per il pensionamento. Ecco tutto ciò che devi sapere su come funzionano, a chi spettano e come fare domanda.
Cosa sono i contributi volontari INPS
I contributi volontari sono versamenti facoltativi che il lavoratore può effettuare per migliorare la propria posizione previdenziale. Servono per:
- colmare periodi di vuoto contributivo;
- raggiungere il minimo contributivo per accedere alla pensione;
- incrementare l’importo dell’assegno pensionistico.
Secondo l’articolo 9 del D.P.R. 1432/1971, questi contributi sono equiparati a quelli obbligatori per tutti gli effetti previdenziali.
Chi può versare i contributi volontari
Può fare richiesta chi:
- ha cessato o interrotto l’attività lavorativa;
- è iscritto alla Gestione Separata INPS;
- ha almeno 5 anni di contribuzione complessiva (260 contributi settimanali o 60 mensili);
- ha almeno 3 anni di contributi effettivi nei 5 anni precedenti la domanda;
- non conta solo su contributi figurativi, ma su versamenti effettivi (obbligatori, volontari o riscattati).
I contributi volontari sono utili anche in caso di:
- congedi non retribuiti;
- part-time verticale o orizzontale;
- aspettativa per motivi personali o familiari.
Come fare domanda per i contributi volontari
La richiesta va presentata all’INPS attraverso uno di questi canali:
- online tramite il servizio “Domanda di autorizzazione ai versamenti volontari” sul portale INPS (accesso con SPID, CIE o CNS);
- contact center INPS: 803 164 da rete fissa o 06 164 164 da mobile;
- patronati e intermediari abilitati.
Dopo l’approvazione, potrai versare i contributi:
- tramite il servizio “Versamenti volontari” del Portale dei pagamenti INPS;
- con avviso PagoPA presso sportelli fisici (tabaccherie, supermercati, ricevitorie, ecc.).
Attenzione alle scadenze
I contributi vanno versati trimestre per trimestre. Il pagamento deve essere effettuato entro il trimestre successivo, pena l’invalidità ai fini pensionistici.
Vantaggi fiscali
I contributi volontari possono essere dedotti dal reddito imponibile nella dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Unico), generando un risparmio fiscale significativo.
In sintesi
Investire nei contributi volontari INPS può fare la differenza per il tuo futuro previdenziale, soprattutto se hai avuto una carriera lavorativa discontinua. Anticipare questi versamenti può aiutarti a raggiungere prima i requisiti per andare in pensione e garantirti un assegno più elevato.