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Comune di Sciacca

Mafia, due saccensi ammessi al giudizio abbreviato dal gup di Palermo

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Il gup del Tribunale di Palermo, Carmen Salustro, ha ammesso al giudizio abbreviato due degli accusati di associazione mafiosa nel procedimento scaturito dalle indagini svolte a Sciacca dal nucleo di polizia economico-finanziaria del Gico di Palermo, con l’ausilio della locale Compagnia della guardia di finanza, dalle quali sarebbe emersa la capacità d’infiltrazione e di condizionamento dell’organizzazione nel tessuto socio-economico del territorio. Sono Domenico Friscia, di 61 anni, e Giuseppe Marciante, di 37. Per Michele Russo, di 45 anni, il gup sarà chiamata a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio. I tre, tutti di Sciacca, sono difesi, rispettivamente, dagli avvocati Teo Caldarone, Concetta Rubino e Aldo Rossi.

A Friscia si contesta di avere promosso, diretto e organizzato la famiglia mafiosa di Sciacca. Ammessi al giudizio abbreviato con udienza che si terrà lunedì 12 maggio anche Vittorio Di Natale, 49 anni, insegnante, ex consigliere comunale di Sciacca, e Rosario Catanzaro, 65 anni, entrambi saccensi, indagati per scambio elettorale politico-mafioso. Di Natale è difeso dagli avvocati Antonino Tornambè e Antonino Reina e Catanzaro dall’avvocato Carlo Venturella.

Il gup del Tribunale di Palermo in altra udienza, pure il 12 maggio, deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio per Maurizio Costa, 64 anni, di Favara, ex dirigente della Protezione civile, indagato per corruzione e falso; Michele Galluzzo, di 52, e Antonina Friscia, di 79, entrambi di Sciacca, indagati per favoreggiamento. Costa e Galluzzo sono difesi dall’avvocato Fabrizio Di Paola e Friscia dall’avvocato Mauro Tirnetta.

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