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Comune di Sciacca

L’urologo Barbera in pensione: “Organico del reparto reso volutamente carente”

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L’urologo Michele Barbera va in pensione dal prossimo primo giugno. Lo ha comunicato lo stesso medico saccense con un post su Facebook dove annuncia di aver raggiunto i contributi necessari e, pertanto, di aver deciso di lasciare la corsia ospedaliera anche per la situazione vissuta all’interno della struttura ospedaliera. Lo specialista per parecchio tempo e’ stato l’unico medico in servizio nell’unità operativa di Urologia del “Giovanni Paolo II”.

Attualmente c’è un altro medico, ma certo una sola unità in un reparto che è stato per molti anni un fiore all’occhiello della sanità agrigentina, non è un grande risultato.

“Le vostre manifestazioni di affetto non sono comuni – così ha aggiunto Barbera in risposta a quanto hanno manifestato affetto e vicinanza alla notizia del suo congedo – sicuramente vanno al di là di ogni mio merito, ma è bello e commovente per il mio animo pensare che il sacrificio che ho fatto per rispondere alle esigenze dell utenza. Sacrificio che ha coinvolto anche i miei cari. Un ringraziamento di vero cuore a tutti i miei infermieri e ausiliari che mi hanno supportato e sopportato in questi due anni e mezzo di navigazione in solitaria, e che hanno fatto in modo di farmi pesare il meno possibile la assenza dei 6 medici previsti, organico reso volutamente carente”.

Il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, Giuseppe Capodieci, in occasione dell’inaugurazione dell’ospedale di comunità dello scorso 25 gennaio e del nuovo Pronto Soccorso a marzo, aveva annunciato che per l’Urologia era gia’ stato espletato un concorso per l’assunzione di nuovi medici. Al momento a Sciacca ne rimarrà soltanto uno. Un solo medico in un reparto che non può più essere una punta avanzata della sanità agrigentina, ma solo per carenza di organico.

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