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Cartelle esattoriali, cosa fare e quando non sei tenuto a pagare

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Ricevere una cartella esattoriale non significa sempre dover pagare subito. In molti casi, infatti, il contribuente ha la possibilità di non pagare, ridurre l’importo richiesto o presentare ricorso. La verifica preliminare della legittimità dell’atto è un passaggio fondamentale per evitare pagamenti indebiti.

Controllare la legittimità della cartella esattoriale

La prima cosa da verificare è se l’ente riscossore ha effettivamente inviato un avviso bonario prima della cartella. La legge prevede che la cartella non possa essere il primo atto notificato al contribuente. In caso contrario, la richiesta può essere annullabile.

Prescrizione e decadenza: i termini da rispettare

Ogni cartella è soggetta a precisi limiti temporali:

  • Irpef, Ires, IVA: prescrizione fino a 10 anni
  • IMU, TARI e altri tributi locali: prescrizione 5 anni
  • Bollo auto: prescrizione 3 anni

La decadenza, invece, riguarda il tempo massimo tra l’iscrizione a ruolo e la notifica della cartella. Se superato, il credito non può più essere riscosso legalmente.

Causale incompleta o generica? La cartella può essere contestata

Un elemento spesso sottovalutato è la descrizione del debito. La cartella deve indicare con chiarezza:

  • la causale
  • la natura del debito
  • la ripartizione tra importo principale, sanzioni e interessi

Descrizioni vaghe o calcoli poco trasparenti possono costituire motivo valido per impugnare la cartella.

Modalità e termini di ricorso: cosa verificare

Ogni cartella deve riportare le informazioni necessarie per la presentazione di un eventuale ricorso. Anche se l’assenza di queste informazioni non invalida l’atto, può permettere al contribuente di ottenere una rimessione in termini, cioè più tempo per contestare l’importo.

Quando si può pagare meno

Esistono situazioni in cui, pur dovendo pagare, è possibile ottenere una riduzione. Ecco alcuni esempi:

  • In caso di eredità di un debito, gli eredi sono responsabili solo del capitale, non delle sanzioni e degli interessi
  • Sanzioni e interessi prescritti da oltre 5 anni possono essere stralciati
  • Alcune irregolarità formali nell’atto possono rendere contestabili le sanzioni accessorie

Conclusione

Ogni cartella va letta con attenzione. La verifica della legittimità, dei termini e delle informazioni riportate è fondamentale per difendersi correttamente. Conoscere i propri diritti permette di agire con consapevolezza e, in molti casi, evitare pagamenti non dovuti.

Giacomo Cascio
Giacomo Cascio
CEO Blue Owl s.r.l. agency - Editore Risoluto.it

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