Importante svolta per l’accesso al voto da parte delle persone con disabilità: grazie alla recente sentenza della Corte Costituzionale n. 3 del 2025, viene esteso il diritto di votare e partecipare alla vita democratica anche a chi si trova in condizioni di grave impedimento fisico. La novità riguarda l’introduzione della possibilità di utilizzare la firma digitale anche per sottoscrivere liste elettorali, oltre al già riconosciuto diritto al voto a domicilio.
Chi ha diritto al voto domiciliare?
Secondo la normativa vigente, in particolare la Legge n. 46/2009, possono votare da casa:
- Gli elettori con gravissime infermità, intrasportabili.
- Gli elettori dipendenti in modo continuativo e vitale da apparecchiature elettromedicali.
Per accedere al voto domiciliare è necessaria una richiesta scritta al Comune di residenza e la certificazione medica rilasciata dalla ASL, entro 45 giorni dalla data delle elezioni.
La sentenza della Corte Costituzionale: cosa cambia
La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcune norme che non consentivano agli elettori impossibilitati a firmare fisicamente (a causa di patologie gravi) di sottoscrivere liste elettorali tramite firma digitale. La decisione, sebbene riferita inizialmente alle elezioni regionali, viene estesa a tutte le consultazioni elettorali, come chiarito anche dal Ministero dell’Interno nella circolare n. 17/2025.
La pronuncia tutela i diritti politici delle persone con disabilità, in base agli articoli 2, 3, 48 e 49 della Costituzione, sottolineando l’importanza dell’uguaglianza sostanziale e della partecipazione attiva alla vita democratica.
Chi può usare la firma digitale per sottoscrivere le liste
La possibilità di usare la firma digitale viene riconosciuta:
- Agli elettori con grave impedimento fisico (ciechi, amputati, affetti da paralisi o gravi patologie assimilabili).
- A coloro che si trovano nelle condizioni per esercitare il voto domiciliare, a causa di gravissime infermità.
- Agli elettori in dipendenza vitale da apparecchiature elettromedicali.
La firma digitale come “accomodamento ragionevole”
L’introduzione della firma digitale in questo contesto risponde al principio di accomodamento ragionevole, definito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità. Si tratta di uno strumento pensato per garantire pari opportunità e l’esercizio dei diritti umani, rimuovendo le barriere che ostacolano l’accesso alla partecipazione democratica.
Come presentare la documentazione
Il documento firmato digitalmente dovrà essere consegnato su supporto informatico agli uffici preposti, accompagnato dalla certificazione medica che attesta la condizione fisica dell’elettore. Questo passaggio consente di validare la sottoscrizione in assenza della firma autografa e di garantire piena legittimità alla candidatura o alla partecipazione al voto.