L’Autorità di bacino ha stabilito per Ribera ed il comprensorio, composto da 12 Comuni, i volumi d’acqua per uso irriguo: 1,8 milioni di metri cubi di acqua dalla diga Castello e 1,7 dal Prizzi. “Un quantitativo assolutamente insufficiente – afferma il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo – e infatti abbiamo chiesto un incontro all’Autorità di bacino che speriamo di ottenere entro qualche giorno perché, a nostro parere, dati alla mano, si potrebbe aumentare”.
Il sindaco di Ribera fa notare che “sulla diga Castello rispetto ai 9,7 milioni di metri cubi attualmente invasati si prevedono 2,3 milioni fino a febbraio 2026 per l’uso potabile. La rimanente parte, oltre 4 milioni, a salvaguardia della diga. A nostro parere la quota a salvaguardia è eccessiva tenendo conto che lo scorso anno il Fanaco e la diga Leone, che garantiscono acqua ai comuni agrigentini, erano a secco, mentre quest’anno dispongono, complessivamente, di circa 9 milioni di metri cubi”.
“Chiederò che si spengano al Castello le pompe per il prelievo di circa 2 milioni di metri cubi d’acqua – aggiunge il sindaco di Ribera – per il potabile e si destinino all’uso irriguo. In questo modo si potrebbero fare da 2 a 3 irrigazioni e non una soltanto per come si farebbe con i quantitativi stabiliti. Teniamo conto che per una stagione irrigua normale servirebbero almeno 4 irrigazioni. Incontreremo nei prossimi giorni l’ingegnere Santoro dell’Autorità di bacino per stabilire i quantitativi di acqua dal Castello e dal Prizzi, i due invasi dai quali viene prelevata l’acqua per l’uso irriguo. Anche dal Prizzi, che è passato dai 2,5 milioni di metri cubi dello scorso anno a 4,8 milioni di quest’anno, può essere data più acqua per uso irriguo. Il Prizzi fornisce l’acqua potabile a Corleone che ha un fabbisogno di 500 mila metri cubi”.
Per il sindaco di Ribera “tolta la soglia di salvaguardia il resto potrebbe andare all’agricoltura arrivando intorno ai 2,5 milioni di metri cubi che sommata a circa 3 milioni del Castello migliorerebbe notevolmente l’irrigazione. E poi bisogna riaprire la bretella dal Gammauta al Castello che attualmente è chiusa”.
Intanto, per indisponibilità dei parlamentari, impegnati nei lavori d’aula all’Ars, è stata rinviata dal 3 al 14 giugno la seduta straordinaria del consiglio comunale di Ribera sulla questione irrigua.
L’associazione Liberi Agricoltori, assieme al comitato del Basso verdura, ha organizzato per martedì 3 giugno, alle 18,30, una riunione presso la sala convegni del Comune di Ribera per discutere e promuovere iniziative riguardanti inizio irrigazione, riapertura bretella e volumi di acque disponibili per usi agricoli.
Vista l’importanza dei temi sono stati invitati oltre agli agricoltori tutte le rappresentanze politiche del comprensorio comprese le organizzazioni di categoria e il presidente della Dop di Ribera oltre ai sindaci del comprensorio.