Con la diffusione dell’e-commerce e dei pagamenti digitali, è sempre più frequente che anche i minorenni effettuino acquisti online, spesso senza il consenso o la conoscenza dei genitori. Ma sono validi i contratti conclusi da un minore? E i genitori devono pagarli? La risposta è articolata, ma chiara: nella maggior parte dei casi, il contratto è annullabile, e i genitori possono richiederne la cancellazione con restituzione delle somme spese.
Capacità giuridica e capacità di agire: cosa dice la legge
Nel diritto italiano, la capacità giuridica – ossia la possibilità di essere titolari di diritti e doveri – si acquisisce alla nascita. Tuttavia, la capacità di agire, cioè la possibilità di stipulare validamente contratti o compiere atti giuridici, si ottiene solo al compimento dei 18 anni (art. 2 del Codice Civile).
Ciò significa che un minorenne non può impegnarsi validamente in un contratto, se non assistito da un genitore o tutore. Fanno eccezione gli atti di modesta entità, coerenti con l’età e la maturità del minore.
I contratti firmati da minorenni sono validi?
Un contratto stipulato da un minorenne senza autorizzazione dei genitori non è nullo, ma è annullabile. L’annullamento può essere richiesto:
- dai genitori o dal tutore, durante la minore età;
- dal minore stesso, entro cinque anni dal compimento dei 18 anni;
- dagli eredi, in caso di decesso del minore prima dell’annullamento.
Un esempio concreto: se un ragazzo tredicenne acquista online uno smartphone da centinaia di euro, usando una carta prepagata ricaricata dai genitori, l’acquisto può essere annullato e il rimborso richiesto, previa restituzione dell’oggetto in buone condizioni.
I genitori devono pagare?
In base alla giurisprudenza (es. Tribunale di Milano, sent. n. 5738/2024), i genitori non sono automaticamente responsabili per i contratti conclusi dai figli senza il loro consenso. Due casi distinti vanno considerati:
- Danni causati a terzi: i genitori rispondono per i fatti illeciti commessi dal minore (art. 2048 c.c.).
- Obblighi contrattuali: i genitori non sono tenuti a rispettare contratti stipulati senza la loro approvazione, e possono rifiutare il pagamento.
Come annullare un acquisto online effettuato da un minore
Ecco i passaggi pratici da seguire:
- Contattare il venditore, preferibilmente via PEC o raccomandata, indicando che l’acquirente è un minore non autorizzato.
- Richiedere l’annullamento del contratto, invocando l’assenza di capacità di agire.
- Prepararsi alla restituzione del bene, che deve essere integro, utilizzando una spedizione tracciabile.
- Richiedere il rimborso, anche se il pagamento è stato effettuato con una carta intestata al minore.
Quando il contratto non è più annullabile
L’art. 1426 del Codice Civile prevede un’eccezione importante: se il minore ha deliberatamente ingannato il venditore falsificando l’età, il contratto può non essere più annullabile. Tuttavia, non è sufficiente la semplice spunta su una casella online che dichiara il compimento della maggiore età. Solo in presenza di documenti falsificati il venditore potrebbe opporsi all’annullamento.