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I bagnanti segnalano e il Circomare sequestra 100 chili di ricci

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Una giornata di relax sul litorale di Cannatello si è trasformata in un’azione di tutela ambientale grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, reso possibile dalla segnalazione di alcuni cittadini. Questa mattina, agenti della polizia, in collaborazione con la Capitaneria di porto di Porto Empedocle, hanno sequestrato quattro ceste contenenti circa 100 chilogrammi di ricci di mare, pescati illegalmente in violazione del fermo biologico.

La segnalazione è arrivata da alcuni bagnanti agrigentini che hanno notato due uomini intenti a trasportare le ceste appena raccolte in mare. I poliziotti delle volanti hanno intercettato i due nei pressi della rotonda Giunone, confermando quanto segnalato. Si trattava di cittadini italiani provenienti da un’altra provincia, colti in flagranza mentre cercavano di allontanarsi con il pescato di frodo.

I due sono stati sanzionati per un totale di 8 mila euro per violazioni alle norme che regolano la pesca sportiva del riccio di mare. Sequestrata anche l’attrezzatura utilizzata per la raccolta e, come misura aggiuntiva, è stato notificato loro un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Agrigento.

La Capitaneria di porto ha provveduto a reintrodurre in mare gli oltre 1.200 esemplari di ricci di mare ancora vitali. Il fermo biologico in atto ha infatti lo scopo di permettere la riproduzione di questa specie.

L’operazione odierna si inserisce in un quadro più ampio di attività di controllo. Dal mese di maggio, la polizia ha sequestrato complessivamente circa 450 chilogrammi di ricci di mare, per un totale di oltre 10.000 esemplari e un valore commerciale stimato in più di 20 mila euro.

Cristian Ruvanzeri
Cristian Ruvanzeri
Studia Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Nel 2022 entra a far parte della redazione di Risoluto.it.

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