Novità importanti per i consumatori alle prese con i contratti a rinnovo automatico. Con l’introduzione dell’articolo 65-bis del Codice del Consumo, modificato dalla legge sulla concorrenza n. 214/2023, vengono finalmente fissate regole più chiare e tutele rafforzate per evitare i cosiddetti “rinnovi trappola”.
Rinnovi automatici: cosa prevede la nuova normativa
Secondo quanto stabilito dal nuovo articolo, nei contratti di servizi a tempo determinato che prevedono il rinnovo automatico, il professionista ha l’obbligo di avvisare il consumatore almeno 30 giorni prima della scadenza, informandolo in modo dettagliato:
- sulla data di rinnovo;
- sulle modalità per esercitare il diritto di disdetta;
- sulle eventuali conseguenze in caso di mancata azione.
Se tale comunicazione non viene fornita nei tempi e nei modi previsti, il rinnovo non è opponibile al consumatore, il quale può recedere liberamente e senza penali, anche dopo l’avvenuto rinnovo tacito.
Come deve avvenire la comunicazione
La normativa impone che l’avviso venga inviato in forma scritta e tracciabile, attraverso canali digitali come:
- SMS;
- posta elettronica;
- messaggi su piattaforme indicate dal consumatore al momento della sottoscrizione del contratto.
Questo sistema di notifica mira a rendere più trasparente il rapporto contrattuale e a tutelare l’utente da rinnovi automatici non desiderati o poco chiari.
Contratti interessati dalla nuova disciplina
Le nuove regole si applicano a una vasta gamma di servizi a rinnovo tacito, tra cui:
- abbonamenti a palestre;
- servizi di telefonia e internet;
- pay TV;
- riviste e periodici;
- altri contratti di servizi rivolti ai consumatori.
L’obiettivo è correggere le asimmetrie informative che spesso penalizzano il consumatore, e garantire una maggiore libertà decisionale, eliminando gli ostacoli alla disdetta e i costi aggiuntivi legati a dimenticanze o mancate comunicazioni da parte dei fornitori.
Fine delle clausole “capestro”
Il legislatore ha voluto così porre fine a pratiche commerciali scorrette che si fondavano sul silenzio del cliente per rinnovare automaticamente contratti spesso onerosi. D’ora in poi, nessun rinnovo può avvenire senza un preavviso chiaro e puntuale, pena la nullità dell’impegno contrattuale per il consumatore e il diritto di recesso in qualsiasi momento, senza costi.
Il cambiamento rappresenta una svolta normativa a favore degli utenti, che potranno gestire i propri abbonamenti e contratti in modo più consapevole, evitando spiacevoli addebiti ricorrenti legati alla mancata disdetta.