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Emergenza idrica nel Riberese, il commissario Bellomo chiede prelievo straordinario

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Il commissario straordinario per l’emergenza idrica in Sicilia, Fulvio Bellomo ha chiesto di poter prelevare dalla diga Castello, sin da subito,
250.000 metri cubi con impegno a reintegrarli già con la dotazione residua a valere sull’1,2 milioni di
metri cubi già in precedenza assegnati dalle predette dighe di Prizzi e di Gammauta.

Si tratta di una soluzione che consentirebbe di mettere in pressione gli impianti irrigui con la portata necessaria e, quindi, di completare il secondo turno irriguo nel giro di pochi giorni. E’ quanto il commissario ha chiesto oggi dopo la nota del sindaco Matteo Ruvolo che evidenziava la situazione drammatica.

La seconda irrigazione di soccorso, quella che avrebbe dovuto garantire acqua vitale a uliveti e agrumeti della Valle del Verdura, si è fermata a meta’ poiché i volumi concessi dalla diga Castello – 800 mila metri cubi – sono già stati esauriti ieri.

Il piano iniziale prevedeva una doppia alimentazione: l’acqua del Castello insieme a quella proveniente dalle dighe Prizzi e Gammauta, convogliata attraverso la cosiddetta “bretella” San Carlo–Castello. In totale erano stati assegnati due milioni di metri cubi, da distribuire per completare il turno irriguo.

Ma il problema è che la bretella, al momento, può fornire soltanto 500 litri al secondo: troppo poco per impianti che ne richiedono almeno 1.500.

La ridotta portata è dovuta al fatto che dagli stessi impianti l’Enel deve garantire anche acqua alla vasca Martusa per il basso Verdura e i rilasci in alveo per Burgio e Villafranca Sicula.

Risultato: senza il supporto del Castello, i turni irrigui procedono al rallentatore, con ritardi e rischi di sprechi, mentre molti agricoltori temono di vedere i propri campi restare a secco

Per evitare il collasso del sistema irriguo, il Consorzio di Bonifica ha chiesto al Commissario delegato il prelievo straordinario, una proposta che è stata appoggiata anche dal sindaco di Ribera, che con una nota del 20 agosto ha ribadito la gravità della situazione e la necessità di un intervento immediato.

Gli imprenditori agricoli guardano con apprensione agli sviluppi: senza acqua nelle prossime giornate, in piena estate, i frutti rischiano di compromettersi.


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