Quasi trent’anni senza riforme hanno lasciato il settore forestale siciliano in una situazione critica. Senza interventi urgenti, nei prossimi anni né l’Azienda Forestale, responsabile della manutenzione del patrimonio boschivo, né il Dipartimento Forestale, che si occupa del comparto antincendio, saranno più in grado di garantire i servizi essenziali. Lo afferma Franco Colletti, sindacalista della Flai Cgil nel corso dell’intervista.
Il rischio è altissimo: a essere compromesso non è soltanto l’occupazione di migliaia di addetti, ma soprattutto la salvaguardia di un patrimonio naturale già devastato dalle fiamme. Emblematico il caso di Monte Sara, a Ribera, dove nell’ultimo rogo oltre 500 ettari di bosco sono andati in fumo, con conseguenze gravissime per l’ambiente, la fauna e le comunità locali.
Proprio la provincia di Agrigento, tra le più colpite dai cambiamenti climatici, è oggi in prima linea in questa emergenza. Lunghi periodi di siccità, fenomeni estremi come le cosiddette “bombe d’acqua” e il dissesto idrogeologico hanno già provocato danni incalcolabili e, purtroppo, anche la perdita di vite umane.
Franco Colletti invoca un piano di rilancio complessivo: più giornate lavorative per i forestali, per garantire stabilità e continuità occupazionale. Una riforma strutturale del comparto, capace di pianificare manutenzione, prevenzione incendi e tutela del territorio.
E ancora il sindacalista chiede un piano straordinario di rimboschimento, necessario per ricostruire il patrimonio boschivo, salvaguardare la macchia mediterranea e proteggere il paesaggio.
Secondo Colletti, la riforma non sarebbe solo positiva per i lavoratori m rappresenterebbe anche un antidoto allo spopolamento delle aree interne, che continua a svuotare i piccoli comuni e a privare i giovani di prospettive.
“La politica regionale deve assumersi le proprie responsabilità – sottolinea–. Non servono misure tampone o promesse elettorali, ma interventi concreti e strutturali. Il futuro dei boschi, del territorio e delle prossime generazioni dipende dalle scelte che verranno fatte oggi”.