28.7 C
Comune di Sciacca

Ok alla nuova Rete ospedaliera dalla giunta regionale, confermate le indiscrezioni su Sciacca e Ribera

Pubblicato:

Approderà in Commissione Sanità nei prossimi giorni e poi dovrà avere il via libera dal ministero da Roma, intanto stamane la giunta regionale ha dato il via libera alla nuova rete ospedaliera siciliana che ridisegna l’organizzazione sanitaria dell’Isola e porta importanti novità anche per la provincia di Agrigento.

La nuova rete, l’attuale è in vigore dal 2019, prevede per il presidio “Giovanni Paolo II” di Sciacca la conferma di Dea di I livello e registra un consistente aumento dei posti letto, che passano da 236 a 271. Potenziati reparti strategici come la Medicina, che guadagna 8 posti, la Chirurgia generale (+4), la Neurologia che raddoppia da 4 a 6 e l’Unità coronarica che sale da 8 a 10. Crescono in maniera significativa anche i posti per la riabilitazione e la lungodegenza, che complessivamente passano da 46 a 66.

Novità storica per il “Fratelli Parlapiano” di Ribera, che ottiene invece il tanto atteso riconoscimento di ospedale di zona disagiata, invocato a lungo dalla comunità. La nuova classificazione garantisce la permanenza del pronto soccorso e dei reparti fondamentali: Chirurgia generale (6 posti letto), Medicina (12), Terapia intensiva (10), Pneumologia (4) e Malattie infettive (10). Per i post-acuti, oltre a Neuroriabilitazione e lungodegenza, arriva anche il reparto di Recupero e riabilitazione funzionale. In totale i posti letto dell’ospedale salgono da 112 a 132.

Confermati gli altri assetti della rete provinciale: il “San Giovanni di Dio” di Agrigento come Dea di I livello, il “Barone Lombardo” di Canicattì e il “San Giacomo d’Altopasso” di Licata come ospedali di base. Complessivamente, nei cinque nosocomi gestiti dall’Asp di Agrigento i posti letto passano da 901 a 970.

“Questo piano – ha dichiarato il presidente della Regione Renato Schifani – rappresenta un passo fondamentale verso una sanità più equa ed efficiente per tutti i siciliani. Grazie al lavoro dell’assessore alla Salute Daniela Faraoni e del dirigente generale Salvatore Iacolino, la nuova rete punta a garantire alti standard qualitativi uniformi su tutto il territorio”.

La riorganizzazione, che conta in tutta la Sicilia 139 strutture tra pubbliche e private, si muove nel solco del Decreto ministeriale del 2015 che stabilisce i parametri ministeriali sui posti letto in base alla popolazione. Aumentano le dotazioni per oncologia, neurochirurgia, neurologia e ortopedia, mentre 367 posti letto vengono tagliati solo perché già inattivi o sottoutilizzati.

La nuova rete prevede anche l’elevazione a Dea di II livello dell’ospedale di Siracusa e a Dea di I livello di quello di Patti, oltre al potenziamento delle reti tempo-dipendenti (infarti, ictus, traumi gravi) e a una più stretta integrazione con case di comunità e servizi territoriali.

“Non si tratta solo di numeri – ha sottolineato l’assessore Faraoni – ma della necessità di costruire un modello sanitario integrato e più vicino ai cittadini, capace di ridurre la migrazione sanitaria e rispondere ai nuovi bisogni di salute”.

Articoli correlati

Articoli Recenti