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Comune di Sciacca

“Falsa certificazione Covid”, saccense lavora 6 mesi alla mensa della solidarietà

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Messa alla prova che estingue il reato grazie a 6 mesi di servizio alla mensa della solidarietà di Sciacca, due volte alla settimana con ogni singolo turno di tre ore. E’ quanto ha dovuto svolgere G.G., di 45 anni, di Sciacca, che era accusato si ricettazione.

Nel periodo compreso tra gennaio e febbraio del 2022 avrebbe acquistato o comunque ricevuto una falsa certificazione Covid 19 con identificativo contraffatto. La certificazione, il green pass, era richiesta sul posto di lavoro anche nel settore privato.

Il saccense rischiava una condanna fino a 8 anni di reclusione, ma la difesa, con l’avvocato Calogero Santangelo (nella foto), ha chiesto la messa alla prova.

La vicenda giudiziaria è arrivata a Sciacca dal palermitano dove sarebbero stati accertati i primi casi di certificazioni Covid considerate false.

L’avvocato Santangelo al termine delle indagini preliminari ha avanzato richiesta di ammissione del suo assistito alla messa alla prova, che è prevista anche per questo reato, e il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, prima l’ha accolta e adesso valutato positivamente l’esito.

Giuseppe Pantano
Giuseppe Pantano
Giornalista Professionista

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