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Auser Ribera, incontro con Mimmo Macaluso sulla “Grotta di Santa Rosalia”

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Sarà dedicato alla “Grotta di Santa Rosalia” l’incontro in programma oggi, 24 settembre, alle ore 18 nella sede dell’Auser di Ribera.

A guidare il pubblico alla scoperta di uno dei siti più affascinanti e meno conosciuti del territorio sarà Mimmo Macaluso, medico chirurgo, Ispettore Onorario ai Beni Culturali della Regione Siciliana, nonché sommozzatore e ricercatore.

Macaluso illustrerà la struttura sotterranea che fa parte del sistema sorgentizio di Santa Rosalia, realizzata in passato per la captazione della falda acquifera.

Un’opera di grande interesse perché testimonia l’uso delle antiche tecniche idrauliche dei Qanat: canali scavati nella roccia nati circa 4.000 anni fa in Persia per fronteggiare la siccità, poi diffusi in tutto il Mediterraneo. Quello riberese, definito da Macaluso il “Qanat delle meraviglie”, potrebbe essere uno degli ultimi realizzati.

«È ancora possibile – spiega Macaluso – alla fine del primo quarto del XXI secolo, in un’epoca ipertecnologica dove ogni centimetro della Terra è monitorato da reti satellitari, rinvenire straordinarie strutture rimaste celate per secoli. Ribera, grazie alla fertilità della sua terra e all’abbondanza d’acqua, è stata abitata sin dal Neolitico, e continua a restituire scoperte straordinarie».

Il medico e ricercatore ricorda come nel territorio siano stati rinvenuti anche dolmen e monumenti sepolcrali incastonati nel costone calcarenitico giallo ocra che fronteggia il castello di Poggiodiana, testimonianza di un “megalitismo ridotto” studiato dal compianto archeologo Sebastiano Tusa.

Particolarmente significativa è l’ultima scoperta – o meglio una riscoperta, poiché già individuata negli anni ’70 ma mai studiata a fondo – di una galleria idraulica che intercettava e convogliava la falda acquifera dal costone roccioso su cui si sviluppa la città. Grazie all’integrazione tra rilievi in situ e ricerche d’archivio è stato possibile ricostruirne epoca e funzione.

La grotta ha anche una memoria più recente: durante la Seconda Guerra Mondiale venne adattata a rifugio contro i bombardamenti, aggiungendo così un ulteriore tassello alla sua lunga e complessa storia.

L’incontro promosso dall’Auser rappresenta dunque un’occasione importante per conoscere da vicino un patrimonio che intreccia storia, ambiente e memoria collettiva, e che testimonia quanto ancora il territorio riberese abbia da raccontare.

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