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Comune di Sciacca

Vertice alla Regione per la marineria di Sciacca, si punta al fondo carburante da 3 milioni di euro

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Sciacca e le marinerie agrigentine hanno preferito non alzare la voce a Palermo stamattina e non protestare. Niente manifestazione davanti i palazzi regionali, ma un incontro istituzionale con l’assessore Luca Sammartino per spiegare le ragioni della crisi profonda del settore che sta attanagliando l’intero comparto.

La delegazione di pescatori saccensi presenti stamani, accompagnati dai presidenti delle cooperative pescatori, dal sindaco Fabio Termine, dal presidente della commissione Pesca, Giuseppe Catanzaro e dai deputati Giorgio Assenza, Angelo Cambiano, Michele Catanzaro, Margherita La Rocca Ruvolo e Carmelo Pace, non intendono sottrarsi agli impegni di tutela dell’ambiente marino, ma hanno chiesto al governo regionale interventi concreti e immediati per fronteggiare una crisi che rischia di travolgere uno dei settori economici più importanti della città.

Nel documento unico presentato oggi in assessorato è stata avanzata la richiesta di dichiarazione dello stato di crisi del comparto pesca, con la conseguente attivazione della calamità naturale. Un passaggio che consentirebbe di attivare ristori rapidi a favore dei lavoratori, delle aziende, delle cooperative e delle associazioni che operano lungo tutta la filiera ittica.

Al centro delle proposte avanzate figurano anche misure di sostegno per il caro carburanti e l’accesso a linee di credito immediate tramite l’Irfis, così da garantire respiro finanziario alle imprese già fortemente indebitate.

Le marinerie hanno consegnato all’assessore regionale alla Pesca, Luca Sammartino, un pacchetto di richieste precise: utilizzo di fondi regionali ed europei (FEAMPA), sul modello del contributo straordinario già previsto per la crisi ucraina; sostegno immediato al credito con prestiti ponte a tasso zero e polizze assicurative terze; apertura di un tavolo con i parlamentari europei per affrontare i nodi legati ai regolamenti comunitari, all’uso delle risorse finanziarie e alla questione dei mari chiusi; istituzione di un tavolo con il Ministero per risolvere la competenza sull’apertura del tratto di mare a ovest di Sciacca; attivazione di nuovi piani di gestione della pesca; avvio di un progetto di ricerca per la pesca volante; difesa del Canale di Sicilia dagli effetti dei parchi eolici.

La richiesta è di una strategia urgente e condivisa che coinvolga Regione, Ministero ed Europa. L’appello di Sciacca e delle marinerie non riguarda soltanto i pescatori, ma l’intera filiera ittica, che rischia di subire conseguenze economiche e sociali pesantissime se non verrà messo in campo un pacchetto di misure straordinarie.

Dal canto suo, Sammartino si è detto disponibile anche se il comparto pesca diviso tra le competenze del Ministero e dell’Europa risulta assai complesso nella sua gestione.

Al momento, l’unica risposta immediata arriva dall’incremento di altri 3 milioni di euro per tutta la Sicilia con graduatoria già stilata del Fondo per ristoro carburante dalla guerra in Ucraina.

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