“Continuo a rivolgermi agli enti regionali e locali perché attenzionino questo Santuario e di non continuare a restare indifferenti”. Lo ha scritto sui social il parroco della Basilica di San Calogero, a Sciacca, Frà Giuseppe Gentile, che in un’intervista a Risoluto.it rincara la dosa e riferisce di avere sollecitato un intervento non avendo mai ricevuto risposte.
La questione attiene sia la Regione, proprietaria del patrimonio termale che attraverso le stufe causa parte dei danni alla Basilica di San Calogero, che il Comune.
“Più volte ho sollecitato, anche fotograficamente, il Comune – dice Frà Gentile – e presentato due richieste di contributo per iniziare i primi lavori con poche somme, ma neanche queste sono arrivate”.
La pioggia degli ultimi giorni ha aggravato la situazione e il religioso afferma che “l’interno della Basilica viene danneggiato dalle acque che entrano, dalle stufe attraverso i vapori. Si staccano gli intonaci. Le acque che arrivano con grande violenza sempre più interesseranno la Basilica di San Calogero”.
Frà Gentile teme danni anche all’organo e al piano cantoria, ma le conseguenze di ciò che accade già da tempo sono ben visibili in diverse zone, vicino all’altare e anche nell’area del campanile.