Tasse arretrate? Arriva la “Rottamazione Quinquies” nella Legge di Bilancio 2026: pagamenti in 96 rate mensili, esclusione di sanzioni e interessi. Tutto su requisiti, beneficiari e novità.
ROMA – Il Governo si prepara a varare una nuova misura fiscale destinata a cambiare il rapporto tra cittadini e fisco: si tratta della Rottamazione Quinquies 2026, un’ulteriore sanatoria fiscale che consentirà ai contribuenti di regolarizzare i propri debiti verso l’Agenzia delle Entrate in 8 anni, con uno sconto su sanzioni e interessi e una rateizzazione fino a 96 mensilità.
L’iniziativa si colloca sulla scia delle precedenti rottamazioni (come la “quater” del 2023), confermando la volontà di alleggerire la pressione fiscale per i cittadini e, al contempo, favorire la riscossione effettiva dei crediti da parte dello Stato.
Rottamazione 2026: cos’è e come funziona
La Rottamazione Quinquies sarà inserita nella Legge di Bilancio 2026, con l’obiettivo di:
- semplificare la definizione agevolata dei debiti fiscali iscritti a ruolo;
- offrire un piano di pagamento dilazionato nel tempo;
- escludere parzialmente o totalmente sanzioni e interessi.
Sebbene il testo definitivo non sia ancora approvato, le anticipazioni parlano di:
- durata massima di 96 mesi (8 anni);
- rate mensili minime predefinite, legate all’importo del debito;
- possibilità di regolarizzare anche importi rilevanti, sempre nel rispetto di criteri fissati dalla legge.
Chi può aderire: i requisiti previsti
Possono presentare domanda:
- persone fisiche e giuridiche;
- contribuenti con debiti iscritti a ruolo entro una data limite (ancora da definire);
- esclusi i debitori che non hanno rispettato precedenti piani di rottamazione.
Attenzione: la misura non si applicherà a sanzioni non tributarie (come multe stradali) o a crediti non gestiti direttamente dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Cosa succede con l’adesione alla rottamazione
Chi aderisce alla Rottamazione Quinquies potrà beneficiare di:
- sospensione di interessi e sanzioni;
- blocco delle azioni esecutive in corso;
- sospensione della prescrizione del debito durante il piano di pagamento.
Inoltre, è prevista una maggiore flessibilità rispetto al passato: in caso di ritardo nel pagamento di una rata, il contribuente potrebbe non perdere immediatamente i benefici della sanatoria, ma avere un tempo limitato per rientrare in regola.
Cosa cambia per il contribuente
Per i contribuenti, la nuova misura rappresenta una seconda possibilità: chi ha pendenze con il fisco potrà chiudere i conti in modo agevolato, evitando ulteriori aggravi e guai giudiziari.
Allo stesso tempo, il Governo punta a migliorare l’efficienza della riscossione, riducendo il numero di crediti incagliati e valorizzando il gettito effettivamente recuperabile.
Un bilanciamento tra equità e legalità
Secondo la Corte Costituzionale, le rottamazioni sono legittime se eccezionali e temporanee, e se garantiscono il principio di uguaglianza tra contribuenti.
Il vero rischio, tuttavia, è che l’abuso di queste misure finisca per scoraggiare i contribuenti regolari, premiando chi rimanda gli adempimenti. La “rottamazione quinquies” dovrà quindi conciliare flessibilità e rigore, evitando di trasformarsi in un condono permanente.
Quando sarà attiva la Rottamazione Quinquies?
I dettagli operativi saranno inseriti nella Legge di Bilancio 2026, attesa entro fine anno. Successivamente, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione pubblicherà modalità, scadenze e procedura telematica per aderire.