Palermo si è fermata per dare l’ultimo saluto a Paolo Taormina, il ventenne ucciso davanti al pub di famiglia in via Spinuzza, nel cuore dell’Olivella. La città intera, commossa e indignata, ha voluto stringersi attorno alla famiglia e agli amici del giovane, vittima di una violenza tanto improvvisa quanto inspiegabile.
Questa mattina, dalle 8 alle 9, si è tenuto un presidio spontaneo organizzato dagli studenti dei licei Regina Margherita e Vittorio Emanuele II davanti alla Cattedrale di Palermo, dove si sono celebrati i funerali.
Al momento dell’arrivo del feretro, accolto da un migliaio di persone, un lungo e fragoroso applauso ha riempito la piazza, subito seguito da un pianto collettivo che ha unito amici, parenti e cittadini. Sulla bara bianca due cuori di rose bianche e rosse portavano le iniziali del giovane, “P. T.”.
L’arcivescovo Corrado Lorefice ha celebrato la cerimonia funebre.
Gli amici di Paolo, seduti a terra con le gambe incrociate, indossavano magliette bianche con la sua immagine e la scritta: “Sarai per sempre nei nostri cuori”.
Attorno alla Cattedrale si respirava un profondo velo di tristezza.
Il Comune di Palermo ha proclamato il lutto cittadino: le saracinesche dei negozi si sono abbassate e le attività commerciali si sono fermate per dieci minuti, in segno di rispetto. Sulla facciata della scuola Vittorio Emanuele II è stato srotolato uno striscione con la scritta “Rompiamo il silenzio”, simbolo di una città che non vuole restare indifferente.
Alla cerimonia erano presenti numerose autorità civili e politiche, tra cui il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il presidente del Consiglio comunale Giulio Tantillo, insieme ad assessori e consiglieri comunali.