Agrigento si conferma una provincia dalle forti contraddizioni economiche. Secondo i dati del terzo trimestre 2025 elaborati da Infocamere, la città dei templi si colloca al sesto posto a livello nazionale per crescita imprenditoriale, con un saldo positivo di 197 imprese tra iscrizioni e cancellazioni. Numeri che testimoniano una certa vitalità del tessuto produttivo, ma che si scontrano con altri indicatori preoccupanti.
Cassa integrazione in aumento solo ad Agrigento
In un contesto regionale che segna un calo complessivo delle ore di cassa integrazione, Agrigento va in controtendenza. Nel territorio, infatti, si registra un incremento del 34,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un dato che segnala difficoltà strutturali persistenti in alcuni settori chiave, nonostante la crescita numerica delle imprese.
Pressione fiscale Agrigento: la più alta d’Italia
A rendere più pesante il quadro economico è la pressione fiscale ad Agrigento, oggi la più elevata tra i capoluoghi italiani. Il Total Tax Rate – cioè il peso complessivo di tasse e contributi sul reddito d’impresa – raggiunge il 57,4%, contro una media nazionale molto più bassa.
In termini concreti, gli imprenditori agrigentini lavorano fino al 28 luglio solo per pagare imposte e contributi: è il cosiddetto Tax Free Day, la data simbolica a partire dalla quale si inizia a produrre reddito per sé stessi.CGIL:
“Una provincia viva ma fragile”“Questi dati raccontano una provincia viva, ma anche fragile — dichiara Alfonso Buscemi, segretario generale della CGIL di Agrigento —. La crescita delle imprese è positiva, ma non basta se manca uno sviluppo stabile, capace di sostenere il lavoro di qualità e di alleggerire il peso fiscale su chi produce e lavora.”
Buscemi invoca una strategia integrata che unisca politiche industriali, investimenti infrastrutturali e maggiore equità sociale: solo così la pressione fiscale ad Agrigento potrà trasformarsi da freno in opportunità di crescita sostenibile.
Una sfida per il futuro di Agrigento
L’immagine che emerge è quella di un territorio che si muove tra dinamismo imprenditoriale e fragilità economica, dove la pressione fiscale di Agrigento rappresenta un ostacolo reale per la competitività.
La sfida, ora, è trasformare i segnali contraddittori in un percorso concreto di sviluppo, capace di coniugare impresa, lavoro e giustizia sociale.




