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Inchiesta su appalti, con Cuffaro indagato anche Pace

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La Procura di Palermo ha avanzato una richiesta di arresti domiciliari per 18 persone nell’ambito dell’inchiesta su presunti appalti truccati.

Tra i nomi di spicco dell’indagine figurano oltre che l’ l’ex presidente della Regione Siciliana Salvatore “Totò” Cuffaro e il parlamentare di “Noi Moderati” Saverio Romano anche il riberese Carmelo Pace, capogruppo della Dc all’Ars. Insieme agli altri indagati, sono accusati – a vario titolo – di associazione per delinquere, turbativa d’asta e corruzione.

I carabinieri del Ros hanno notificato a tutti gli interessati l’invito a comparire davanti al gip per un interrogatorio preventivo. Solo dopo le audizioni il giudice deciderà se accogliere o meno la richiesta di misure cautelari avanzata dalla Procura. Per Romano, essendo parlamentare, potrebbe rendersi necessaria anche l’autorizzazione a procedere.

Tutti gli indagati

Oltre a Cuffaro, Romano e Pace, la richiesta di domiciliari riguarda: Antonio Abbonato, 53 anni, Ferdinando Aiello, 53 anni, Paolo Bordonaro, 59 anni (Canicattini Bagni), Alessandro Maria Caltagirone, 54 anni, Roberto Colletti, 66 anni (Siculiana), ex direttore generale Arnas Civico, Salvatore Cuffaro, 67 anni (Raffadali), Maroco Damone, 51 anni, Giuseppa Di Mauro, 60 anni (Lentini), Vito Fazzino, 43 anni (Siracusa), Antonio Iacono, 66 anni, Mauro Marchese, 65 anni (Napoli), Sergio Mazzola, 61 anni (Belmonte Mezzagno), Carmelo Pace, 54 anni, ex sindaco di Ribera e attuale capogruppo Dc all’Ars, Vito Raso, 62 anni, Francesco Saverio Romano, 61 anni, Paolo Emilio Russo, 62 anni (Catania), Giovanni Giuseppe Tomasino, 54 anni, Alessandro Vetro, 45 anni, imprenditore edile di Favara.

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