All’Istituto Amato Vetrano si è svolta una manifestazione per la pace nata da un percorso formativo che, nelle ultime settimane, ha coinvolto studenti e docenti in un confronto sulla situazione di Gaza e, più in generale, sui temi della convivenza, del dialogo e del rispetto reciproco. Le attività sono cominciate in aula, dove i ragazzi – guidati dagli insegnanti di Italiano, Storia, Diritto e Religione – hanno analizzato testi, discusso gli avvenimenti internazionali e riflettuto sul valore delle scelte individuali e collettive.
Da questo lavoro sono emersi cartelloni, slogan e messaggi che hanno trovato spazio nella manifestazione per la pace, dando voce alla sensibilità maturata dagli studenti in un clima di responsabilità e consapevolezza.
Il flash mob: un segno collettivo di dialogo
Il momento centrale della mattinata è stato un flash mob curato dalle docenti Marisa Diliberto e Mariarita Caracappa. Gli studenti, riuniti in silenzio, indossavano magliette bianche, rosse, verdi e nere formando la bandiera della Palestina. Al grido di “Pace in tutto il mondo”, hanno rimosso le magliette colorate lasciando solo quella bianca, simbolo universale di pace.
Il gesto ha voluto richiamare l’urgenza di costruire ponti e non barriere, sottolineando quanto il dialogo possa rappresentare l’unico orizzonte possibile nelle situazioni di conflitto.
Le voci degli studenti tra speranze e responsabilità
A seguire, alcuni alunni delle diverse classi hanno letto messaggi di pace scritti da loro stessi: parole semplici, ma dense di significato, che hanno raccontato il desiderio di un futuro privo di violenza, fondato sul rispetto dei diritti umani e sulla possibilità di dialogare anche quando le circostanze sembrano ostili. Le riflessioni hanno mostrato una maturità sorprendente, segno della forte partecipazione emotiva e civile sviluppata lungo il percorso didattico.
L’impegno della scuola e la visione della Dirigente
La manifestazione si è conclusa con un lungo applauso e con l’invito a proseguire questo cammino di consapevolezza nelle attività quotidiane della scuola. L’iniziativa, fortemente sostenuta dalla Dirigente Scolastica Nellina Librici, ha voluto ribadire come i giovani, se messi nelle condizioni di esprimersi e di confrontarsi, possano diventare promotori di cambiamento e riflessione all’interno della comunità.
Il lavoro svolto all’Amato Vetrano dimostra quanto la scuola possa essere un luogo di educazione civica concreta, capace di trasformare la conoscenza in partecipazione e la partecipazione in responsabilità sociale. In questo senso, la manifestazione per la pace non è stata solo un evento, ma un tassello di un percorso più ampio che mette al centro il valore dell’umanità condivisa.



