Finisce senza sorprese la partita politica a Sala d’Ercole: la mozione di sfiducia contro il presidente della Regione, Renato Schifani, non passa. L’Aula dell’Ars boccia il documento presentato da Pd, M5s e Controcorrente con 41 voti contrari e 26 favorevoli. A sostenere l’iniziativa delle opposizioni anche i tre deputati di Sud Chiama Nord, mentre nel campo del centrodestra si registrano tre assenze: Carmelo Pace della Democrazia Cristiana, Fabrizio Ferrara di Fratelli di Italia e Alessandro De Leo di Forza Italia.
Il confronto d’Aula si consuma nell’arco di cinque ore, seguendo un copione ampiamente previsto. Le minoranze puntano il dito contro l’operato del governo regionale, mentre la maggioranza respinge le accuse e difende il presidente. Schifani interviene personalmente, parlando di toni eccessivi e di critiche prive di una reale proposta politica alternativa.
Sul fronte dell’opposizione, però, l’attenzione si sposta sul ruolo giocato da Cateno De Luca. Il sostegno dei tre deputati del suo movimento alla mozione apre interrogativi su possibili future convergenze. De Luca, sindaco di Taormina, ha però accompagnato il voto con un messaggio chiaro: “Questa è l’ultima occasione che concedo alle forze di opposizione”, un avvertimento che lascia intravedere scenari ancora in evoluzione nel quadro politico regionale.



