Il procuratore di Gela, Salvatore Vella e’ stato ospite della trasmissione Rai “Il cavallo e la Torre” del giornalista Marco Damilano.
Vella durante l’intervista ha rilanciato la proposta, già avanzata in più sedi istituzionali, di istituire un’unica banca dati europea dei corpi dei migranti deceduti durante le traversate, gestita da una Agenzia pubblica dell’Unione europea.
Secondo il procuratore, l’attuale frammentazione tra stati, procure e autorità di polizia rende estremamente complesso identificare i cadaveri e restituire un nome alle vittime dei naufragi.
Una struttura sovranazionale permetterebbe di centralizzare informazioni, dati genetici e risultati delle autopsie, garantendo alle famiglie la possibilità concreta di riconoscere i propri cari dispersi.
Nel dialogo con Damilano si è affrontato anche il tema del referendum sulla giustizia, questione che torna ciclicamente nel dibattito politico italiano. Vella sottolinea come ogni riforma debba mantenere un equilibrio tra efficienza del sistema, garanzie per gli imputati e indipendenza della magistratura, ricordando che interventi normativi di grande impatto richiedono una visione chiara e non possono essere affidati solo alla polarizzazione politica.
L’intervista ha messo in evidenza l’intreccio tra emergenza migratoria, tutela dei diritti umani e futuro dell’ordinamento giudiziario italiano, temi che, come osservato da Damilano, richiedono decisioni strutturali e una strategia europea condivisa.
