Il tema del caro-voli Sicilia torna al centro del dibattito pubblico a poche settimane dalle festività natalizie. Il Codacons ha avviato una nuova iniziativa dedicata esclusivamente all’Isola, denunciando aumenti dei biglietti aerei che nelle ultime settimane hanno raggiunto livelli considerati insostenibili.
Per l’associazione, questi rincari rappresentano un ostacolo concreto alla mobilità dei siciliani, costretti ogni anno ad affrontare lo stesso scenario: prezzi alle stelle durante le festività e crollo immediato a gennaio. Un andamento che non può essere ricondotto soltanto alla stagionalità e che, secondo il segretario nazionale Francesco Tanasi, richiede un’analisi rigorosa da parte delle autorità competenti.
Il caro-voli Sicilia sotto osservazione
La proposta del Codacons è l’istituzione di un tavolo tecnico permanente composto da Ministero dei Trasporti, Enac, Antitrust e Regione Siciliana. L’obiettivo è monitorare in modo continuativo l’andamento delle tariffe sulle tratte da e per l’Isola, garantire maggiore trasparenza nella formazione dei prezzi e rafforzare gli strumenti di controllo contro eventuali variazioni anomale. Un’azione, sostiene l’associazione, pienamente compatibile con la normativa vigente e già sperimentata in altri settori regolati.
Misure strutturali contro il caro-voli Sicilia
Il Codacons ribadisce che i siciliani non possono dipendere da bonus occasionali o interventi episodici legati alle scelte politiche del momento. Servono soluzioni stabili, continuative e strutturali, in grado di garantire collegamenti aerei sostenibili durante tutto l’anno. Solo un intervento organico potrà interrompere definitivamente il ciclo dei rincari ricorrenti, che puntualmente colpisce la Sicilia nei periodi di maggiore domanda e alimenta il problema del caro-voli Sicilia.
L’appello del Codacons: confronto immediato
Tanasi sollecita l’avvio di un confronto serio tra istituzioni, compagnie aeree e associazioni dei consumatori. La mobilità da e per l’Isola, afferma, deve essere tutelata con la stessa attenzione riservata a territori che presentano condizioni di svantaggio strutturale. Continuare ad assistere ogni anno allo stesso copione non è più accettabile per chi vive, studia o lavora lontano dalla Sicilia.



