“Un giudice terzo è la prima garanzia di libertà, perché senza un giudice terzo non ci può essere il necessario riequilibrio del potere del pubblico ministero”, “ruoli diversi, stesse garanzie: due carriere diverse, una sola giustizia al servizio delle persone”.
E’ la posizione delle Camere Penali Italiane e anche a Sciacca i penalisti si mobilitano in vista del referendum confermativo senza quorum.
Secondo i penalisti, “separare per difendere autonomia e indipendenza del giudice: l’autonomia si protegge distinguendo i ruoli, non confondendoli”.
Per l’avvocato Aldo Rossi, presidente della Camera Penale di Sciacca, bisogna garantire “un giusto processo per renderlo più equilibrato in relazione ai riferimenti normativi, all’attuale assetto del codice di procedura penale e soprattutto alla Carta Costituzionale”.
La Camera Penale di Sciacca si sta organizzando con un comitato referendario “che si muoverà a livello territoriale e nazionale”.



