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Comune di Sciacca

Scavi clandestini e traffico di reperti archeologici: 56 misure cautelari tra Sicilia e Calabria

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E’ stata compiuta questa mattina all’alba una vasta operazione dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, che ha portato all’esecuzione di 56 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone accusate, a vario titolo, di far parte di gruppi criminali dediti agli scavi archeologici clandestini e alla ricettazione di beni culturali trafugati.

Le misure cautelari sono state emesse dai Tribunali di Catania e Catanzaro e vengono eseguite dai militari del Gruppo Tutela Patrimonio Culturale di Roma, con il supporto dei reparti territorialmente competenti.

Secondo quanto emerso dalle indagini, i soggetti coinvolti avrebbero operato in modo organizzato, occupandosi sia dell’individuazione e dello scavo illegale di siti archeologici, sia della successiva immissione sul mercato illecito dei reperti sottratti, causando un grave danno al patrimonio storico e culturale nazionale.

All’operazione hanno partecipato oltre 200 militari dell’Arma dei Carabinieri, impegnati in diverse province tra Sicilia e Calabria, a conferma della dimensione e della complessità dell’inchiesta.

L’operazione rappresenta uno dei più significativi interventi recenti nel contrasto al traffico illecito di beni archeologici, settore nel quale l’Italia è da anni impegnata in prima linea per la tutela e la salvaguardia del proprio patrimonio culturale.

Le indagini sono tuttora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi. Negli anni anche le zone archeologiche agrigentine come Sambuca, Caltabellotta, Eraclea ed anche Sciacca hanno subito vari furti

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