Un obiettivo ambizioso: candidarsi a diventare la prima “Capitale italiana del mare”, il nuovo riconoscimento istituito dallo Stato a partire dal 2026, che assegnerà al Comune vincitore un contributo di 1 milione di euro per un programma annuale di iniziative dedicate al mare. E Scicli, borgo marinaro del ragusano ha deciso di partecipare.
Il titolo nasce per mettere il mare al centro delle politiche urbane e territoriali, promuovendo la tutela dell’ambiente marino, la cultura marittima e lo sviluppo dell’economia blu. Scicli ha già depositato un dossier articolato, costruito attorno al motto “Scicli, le sue borgate, il mare”, che punta su un’idea concreta e radicata nei luoghi.
Il riconoscimento di Capitale italiana del mare è stato istituito con decreto interministeriale del 4 novembre 2025, firmato dal Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Dalla prima edizione, il Comune selezionato riceverà 1.000.000 di euro per realizzare un programma annuale di interventi e iniziative, con particolare attenzione alla biodiversità, all’uso sostenibile delle risorse e alla conoscenza del mare.
La selezione avverrà tramite procedura pubblica: una commissione di cinque esperti indipendenti valuterà i progetti sulla base di coerenza, innovazione, capacità di collaborazione istituzionale e ricadute territoriali.
Per l’annualità 2026, il termine per la presentazione delle candidature è fissato al 20 gennaio 2026.
Con i suoi chilometri di costa tra spiagge e scogliere, Scicli è il Comune della provincia di Ragusa con la più ampia proiezione sul mare. Il dossier mette al centro le quattro borgate marinare — Playa Grande, Donnalucata, Cava d’Aliga e Sampieri — concepite come una rete di presìdi ambientali, economici e culturali.
L’idea guida è semplice ma ambiziosa: partire dall’identità concreta dei luoghi per costruire un piano annuale capace di unire tutela degli habitat, rigenerazione dei waterfront e nuove competenze blu per residenti e imprese.
«Il mare è parte integrante dell’identità di Scicli», ha ribadito il sindaco Mario Marino, sottolineando come le borgate rappresentino insieme storia, tradizioni, lavoro e opportunità di sviluppo sostenibile. Una sfida che, soprattutto al Sud, ha il valore concreto delle cose da fare e la forza di un progetto che guarda al futuro partendo dal mare.



