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Comune di Sciacca

“Condono edilizio entro i 150 metri dalla costa a Sciacca”, il Cga dà ragione ai proprietari

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Il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana ha accolto l’appello di due coniugi proprietari di un immobile situato a Sciacca, in località San Marco-Arenella, annullando il diniego di condono edilizio opposto dal Comune. Con una recente sentenza, il Cga ha riformato la decisione del Tar Sicilia, che in primo grado aveva confermato il rigetto dell’istanza.

La vicenda riguarda una domanda di sanatoria presentata nel 1985 per un fabbricato ricadente entro la fascia dei 150 metri dalla battigia, soggetta a vincolo di inedificabilità assoluta. Secondo il Comune di Sciacca, l’immobile sarebbe stato realizzato dopo il 31 dicembre 1976 e, pertanto, non sanabile. Il Tar aveva ritenuto insufficienti le prove fornite dai proprietari circa la preesistenza dell’edificio rispetto all’entrata in vigore del vincolo.

I coniugi, assistiti dall’avvocato Calogero Marino, hanno quindi proposto appello al Cga, sostenendo che l’immobile fosse stato realizzato in epoca antecedente al vincolo e che tale circostanza potesse essere dimostrata anche attraverso presunzioni gravi, precise e concordanti, e non esclusivamente mediante prove di certezza assoluta.

Il Consiglio di giustizia amministrativa ha condiviso questa impostazione, attribuendo rilievo probatorio alle aerofotogrammetrie, alle fotografie e agli altri elementi documentali prodotti. Pur non essendo tutte le immagini databili con assoluta precisione a un periodo precedente al 1976, la loro coerenza temporale e la prossimità cronologica sono state ritenute sufficienti a costituire un valido principio di prova.

Secondo il Cga, in presenza di perizie giurate, atti di notorietà e rilievi aerofotogrammetrici risalenti al 1977, si determina una inversione dell’onere della prova. Spetta all’amministrazione comunale dimostrare, con elementi oggettivi di pari consistenza, che il manufatto sia stato realizzato successivamente al termine previsto dalla legge.

La sentenza, pronunciata dal collegio presieduto da Ermanno De Francisco, con estensore Solveig Cogliani, assume particolare rilievo perché chiarisce i criteri di valutazione della prova nei procedimenti di condono edilizio in Sicilia, evitando che un eccessivo rigore probatorio penalizzi il cittadino a distanza di molti decenni dalla realizzazione dell’opera.

Cristian Ruvanzeri
Cristian Ruvanzeri
Giornalista pubblicista

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