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Bar chiuso a Trabia: due lavoratori in nero e gravi irregolarità

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Un bar chiuso è stato chiuso a Trabia a seguito di un controllo che ha fatto emergere una serie di irregolarità sotto il profilo lavorativo e igienico-sanitario. Il titolare dell’esercizio, un uomo di 42 anni, è stato denunciato dopo che gli accertamenti hanno rivelato la presenza di due lavoratori impiegati in nero e condizioni non conformi alle norme in materia di sicurezza alimentare.
I controlli sono stati eseguiti dai carabinieri, con il supporto del Nucleo Ispettorato del Lavoro e del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, che hanno operato congiuntamente nelle fasi ispettive.

Bar chiuso a Trabia: irregolarità sul lavoro

Nel corso dell’ispezione, i militari hanno accertato che il bar impiegava due lavoratori in nero, in violazione della normativa vigente in materia di lavoro. La presenza di personale non regolarmente assunto ha rappresentato uno degli elementi principali che ha portato all’adozione dei provvedimenti immediati nei confronti dell’attività.
La scoperta del lavoro irregolare, unita alle ulteriori violazioni riscontrate, ha contribuito alla decisione di procedere con la sospensione immediata dell’attività, configurando un quadro complessivo di gravi inadempienze.

Carenze igienico-sanitarie e mancata Scia

Durante i controlli, il bar chiuso a Trabia è risultato non conforme anche sotto il profilo igienico-sanitario. Gli accertamenti hanno evidenziato diverse carenze, tra cui la mancata presentazione della Scia sanitaria, obbligatoria per l’esercizio dell’attività.
Inoltre, sono stati rinvenuti circa 15 chilogrammi di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione, che sono stati immediatamente sottoposti a sequestro. Le condizioni riscontrate hanno confermato la precarietà del rispetto delle norme a tutela della salute dei consumatori.

Sospensione dell’attività e sanzioni

Le violazioni accertate hanno fatto scattare il provvedimento di sospensione immediata del locale, con la contestazione di sanzioni amministrative per un importo complessivo superiore a 17.000 euro.
L’attività resta sospesa in attesa degli sviluppi previsti dalla normativa, mentre il titolare dovrà rispondere delle violazioni contestate.

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