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Nicoletta uccisa dopo una serata trascorsa in discoteca a Castelvetrano, il movente del massacro la gelosia

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Sabato sera, prima che si consumasse il terribile delitto, la coppia formata da Margareta Buffa e Carmelo Bonetta, i due giovani arrestati per la morte di Nicoletta Indelicato, avevano trascorso la serata con l’amica all’Area 14, nota discoteca di Castelvetrano, nella sala dei balli caraibici dei quali la stessa Margareta e’ un’appassionata. 

A scatenare la furia omicida, da quello che emerge dalle prime ricostruzioni degli investigatori, la difesa dell’onore messo a repentaglio dalle presunte dicerie. Margareta, 29 anni, avrebbe confessato il massacro raccontando, come un’impossibile giustificazione, di essere stata aggredita verbalmente da Nicoletta. E’ quanto trapela dalle prime  versioni che dovranno essere valutate alla Procura di Marsala.

I genitori adottivi della giovane Nicoletta sono stati informati all’alba. Il padre, Damiano Indelicato, è un docente dell’istituto comprensivo Luigi Sturzo, insieme alla moglie avevano lanciato,appena ventiquattro ore fa, un appello a quanti avessero visto la figlia prima della scomparsa. Nessuno avrebbe mai immaginato un epilogo di questo genere.

Le due ragazze, entrambe romene, pare che spesso avessero litigato sui social, dove gli stessi inquirenti, pare, hanno trovato tracce utili all’inchiesta.  Secondo le prime perizie, la ragazza, il cui corpo è stato trovato nelle campagne di Sant’Onofrio, sarebbe stata uccisa a calci e pugni, poi è stata presa a coltellate: ben sei. Il corpo è stato parzialmente bruciato, il cadavere sotterrato in campagna. La giovane, inoltre, presenta sul volto tumefatto anche segni di bruciature di sigarette.

Il movente, quindi resta quello della gelosia e pare che il delitto possa essere stato perfino pianificato.

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