Il dibattito che ne è seguito, anche in tempo di emergenza Covid, per la Camera del Lavoro, ha mostrato l’andazzo del modo di procedere delle nostre istituzioni (con tutti gli enti locali siciliani coinvolti) che non riescono a fare distinzione tra ordinario e urgente, ingenerando tutta una serie di polemiche e interventi in ordine sparso che hanno inquietato e creato tensione sia agli operatori sanitari e dei servizi del Giovanni Paolo II°, sia nei cittadini.
Interviene nuovamente sulla questione dell’ospedale di Sciacca individuato come Spazio Covid anche con una nota la Cgil di Sciacca.
“Il primo risultato – scrive Franco Zammuto – che il caos ha ottenuto è stata la nomina di un commissario ad acta che, dicono, gode di ottime referenze. Atto, ritengo, che ha di fatto screditato in un colpo solo il Direttore generale ff. dell’ASP Mazzara, il Direttore Sanitario Aziendale Moncuso, e soprattutto il Direttore Sanitario del P.O. Giovanni Paolo II° Di Sciacca Migliazzo. Fatto è che, la confusione e la richiesta di chiarezza che veniva invocata prima della nomina del commissario per rassenerare gli animi, non solo non si è risolta, ma, opinione di questa C.d.L, si è aggravata. Specie se consideriamo che le incomprensioni sono sempre lì, alcune iniziative disapprovate da più parti e le tensioni alle stelle, se consideriamo che sempre più spesso gli incontri/scontri sconfinano in mimacce di procedure di provvedimenti disciplinari o di esposti alla procura, ivi compresa per la stampa. In tutto questo, quello che potrebbe essere necessario e utile realizzare e sulla quale la C.d.L concorda, sarebbe l’ipotesi di istituire nel P.O. di Sciacca l’ U.O. di malattie infettive, a condizione che si provveda a dotare la struttura di personale dedicato e non attingendo al già striminzito organico delle altre UU.OO. Rammentare che il materiale umano viene prima delle sempre più avanzate strumentazioni appare superfluo”.
Zammuto poi si pone alcune domande: “Il commissario ad acta Firenze a chi risponde del suo operato? Dove iniziano e dove finiscono le sue prerogative d’intervento? Il rispetto delle regole del CCNL del comparto sanità è in vigore in regime di commissariamento o qualunque intervento del commissario sospende la sua applicazione?”.