La CNA di Sciacca non condivide il provvedimento intrapreso dal governo sulla riapertura parziale delle attività , fermo restando la massima attenzione sull’emergenza sanitaria. Nello stesso tempo, però, esprime tutta la propria preoccupazione, in quanto l’ulteriore perdurare del fermo porterà inevitabilmente alla mancata riapertura di migliaia di attività produttive, artigianali, industriali, commerciali e professionali.
La CNA di Sciacca rispetto agli effetti devastanti e perduranti che la pandemia sta generando sui sistemi produttivi, rileva la necessità di verificare, in modo inderogabile, se il Comune di Sciacca si è già attivato per l’adozione concreta ed immediata delle misure finalizzate ad alleggerire la pressione fiscale riguardante la sospensione del pagamento dei tributi locali a carico delle imprese, Tari, Imu, Tosap, tassa sulla pubblicità, rinviandone la riattivazione nel 2021 con cancellazioni e/o riduzione in base anche all’effettiva fruizione del servizio.
“Continuiamo a essere sempre di fronte ad uno scenario che, giorno dopo giorno, si fa sempre più complesso e drammatico – fa sapere la CNA – quindi si ritiene ancora oggi necessaria, alla luce anche delle recenti disposizioni con cui si assegna maggiore liquidità ai Comuni, l’adozione di misure di sostegno alle imprese, tramite provvedimenti urgenti, per tendere la mano al nostro tessuto economico, ormai al collasso, e mitigare le gravi ricadute sociali che ne deriverebbero.
I dirigenti della CNA chiedono al sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, ad intervenire e provvedere, da subito, a fornire un adeguato sostegno economico per le imprese, ante e fino alla fine dell’emergenza sanitaria ed emanare un avviso di interesse pubblico per l’assegnazione di un contributo straordinario a fondo perduto a sostegno del pagamento dei canoni di locazione per tutte le attivita’ produttive e commerciali, conseguente all’emergenza epidemiologia Covid-19.